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Economia
SudCorea pronta a vietare la criptovaluta: giù del 20%. Poi il recupero

Il governo sudcoreano ha scatenato una tempesta sul mercato dei Bitcoin e in altri mercati valutari 'virtuali' annunciando un prossimo divieto di utilizzare piattaforme di criptovalute, prima di fare marcia indietro. Il Bitcoin è infatti crollato quasi del 20% dopo le prime notizie dalla Sud Corea, prima di recuperare dopo la rettifica effettuata dalle autorità del Paese. "Se la bolla scoppiasse, avrebbe un effetto devastante", ha detto ai giornalisti il ministro della Giustizia sudcoreano, Park Sang-Ki, dopo il fallimento di una serie di misure per placare le speculazioni sulle valute virtuali.

"Il Ministero - aveva detto il ministro - sta preparando una legge per vietare in modo efficace tutte le transazioni in valuta virtuale nelle sale di negoziazione". Investire nella criptovaluta è una pratica molta diffusa in Corea del Sud, un Paese affascinato dalla tecnologia. Il commercio sudcoreano di Bitcoin rappresenta circa il 20% del commercio mondiale della valuta, e vale in proporzione circa 10 volte il peso della Corea del Sud nell'economia globale.

Le osservazioni di Park hanno fatto crollare il prezzo del Bitcoin del 18% sulla piattaforma Bithumb, mentre l'ethereum, un'altra valuta virtuale, ha perso il 23%. Gli investitori hanno sommerso il sito web della 'Casa Blu', il palazzo presidenziale, di e-mail con petizioni contro il divieto delle piattaforme di trading. E il governo rapidamente ha fatto marcia indietro. La chiusura è "una delle misure prese in considerazione dal Ministero della Giustizia", ha corretto il tiro un portavoce presidenziale Yoon Young-Chan.

"Ma la decisione non è stata finalizzata", ha proseguito. Le criptovalute hanno a loro volta raddrizzato la barra, con il Bitcoin tornato in calo di un più contenuto 6,5% e l'ethereum del 12%. Oltre alla Corea del Sud, segnali di una nuova stretta arrivano anche da Pechino, che secondo documenti citati dal Financial Times punta a un nuovo giro di vite sul mining di Bitcoin.

Due le motivazioni principali: l'eccessivo consumo di energia elettrica legata a questa attivita' e i rischi finanziari a essa connessi, che hanno convinto le agenzie governative che si occupano della regolamentazione delle criptovalute di operare una stretta a settembre scorso sulle Ico, le Initial Coin Offering, popolare metodo di crowdfunding per le start-up, e successivamente di passare a nuove restrizioni per le piattaforme di trading.

Non sono, pero', solo la Cina e la Corea del Sud a nutrire forti dubbi sul futuro delle criptovalute. Pesanti commenti sul Bitcoin sono arrivati anche da uno dei piu' grandi guru delle finanza, Warren Buffett, che in un'intervista all'emittente Usa Cnbc, ha dichiarato di prevedere "una brutta fine" per le criptovalute, che hanno vissuto una stagione di boom nel 2017.

Il parere degli investitori sulle criptovalute e' pero' altalenante. Solo il giorno prima, in un'intervista a Fox News, Jamie Dimon, che a settembre scorso aveva definito il Bitcoin una frode, ha in parte smussato la propria posizione, definendo "una cosa reale" il blockchain, il metodo sottostante al Bitcoin, anche se ha mantenuto i dubbi sulle Ico. "Occorre guardare a ognuna di loro singolarmente", ha avvertito di ceo di Jp Morgan&Chase.

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