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Economia
Tassi Usa, la verità sul rialzo. E la salita delle Borse non è finita

Ci può essere vita su un pianeta dove la temperatura è costantemente vicina allo zero? Molto difficile se non del tutto improbabile. Eppure lo zero è la temperatura ideale per far fiorire economie e Borse e alimentare la loro crescita.

Sono passati quasi dieci anni dalla grande crisi. Le maggiori economie hanno smesso di leccarsi le ferite e si sono rimesse in moto. Tutti gli indicatori sono in costante crescita, il valore delle grandi Borse è raddoppiato e in alcuni casi triplicato, tutte sono sopra i livelli del 2007. Le economie scoppiano di salute? Peccato che nonostante questo rigoglioso vigore i tassi d'interesse insistano a stazionare poco sopra lo zero, e la richiesta di stimoli monetari come il QE prosegua a gran voce. Incredibile, vero? Eppure ogni qualvolta i medici dichiarano il paziente fuori pericolo e annunciano la riduzione degli antidolorifici (leggi: aumento dei tassi) alte strida e pianti convulsi si levano da ogni angolo del pianeta. Come bimbi viziati dai troppo balocchi, strillano alla sola idea che non ne arrivino di nuovi.

Quante volte è stato annunciato 'sto benedetto aumento dei tassi? Dieci, cento, mille volte. E ogni volta un evento fortuito e imprevisto faceva ritornare le Banche Centrali sui loro passi. In ordine sparso: la Brexit, l'Isis, il Bataclan, i missili di Kim, il crollo del prezzo del petrolio, la minaccia populista in Europa, il lepenismo, la vittoria di Trump. Persino il (per fortuna piccolo) malore che colse la signora Yellen all'annuncio di un possibile (probabile, futuro?) aumento...

Mentre scrivo questo pezzo, i giornali annunciano il (minuscolo, asfittico, microbico) aumento deciso dalla signora Yellen quale ultimo atto del suo mandato. Un misero 0,25 % seguito prontamente dalla seguente dichiarazione: "Solo perchè le valutazioni azionarie sono elevate non significa che le azioni siano sopravvalutate". Capito amici risparmiatori? Siamo in alto ma ancora più in alto possiamo andare, hip-hip urrà!

Nell'ormai lontano dicembre del 2012 Richard Fisher, autorevole ex-membro della FED, per descrivere lo stato psichico dei mercati finanziari usò la metafora dell'Hotel California, l'indimenticabile canzone degli Eagles (la trovate qui: https://www.youtube.com/watch?v=EqPtz5qN7HM) "tu puoi lasciare l'albergo quando vuoi, ma non potrai mai abbandonarci". Capita la metafora tossica amici risparmiatori? Compreso il pericolo di un mondo che non sa più fare a meno di analgesici e droghe? Avete ancora dubbi sul motivo che induce la Borsa a salire? Cuore caldo e mente fredda, mi raccomando. L'importante è capire.

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mercati yellen fed tassi usa





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