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Economia
Tav, Toninelli: "Il contratto di governo dice che va ridiscussa integralmente"
SCHIAFFO 4 - Danilo Toninelli, ministro dei Trasporti. Perché non si affida maggiormente al suo staff per la Comunicazione, che sicuramente gli avrà suggerito di contare fino a dieci prima di parlare e fino a cento prima di postare sui social? 

Tav: Toninelli, contratto governo dice che va ridiscussa integralmente

"L'unica grande opera che è stata inserita nel contratto di governo è la Tav, il treno ad alta velocità Torino-Lione: chi dice che è un'opera buona o cattiva non sta rispettando il contratto di governo". Ad affermarlo il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, parlando a margine di una visita ad Ostia. "Perché lì c'è scritto - ha puntualizzato - che va ridiscussa integralmente in base agli accordi tra Italia e Francia ed il sottoscritto sta facendo proprio questo".

Grandi opere, Di Maio rilancia i dubbi sulla Tav

Scontro a distanza M5S-Lega sulle grandi opere. Il vicepremier e ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio, ha parlato stamattina della Tav ad Agorà. Premette: "Sono estremamente fiducioso che Lega e M5S troveranno un'intesa sulle grandi opere. Io e Salvini ci capiamo al volo, la Lega è sempre stata leale, noi non abbiamo pregiudizi sulle infrastrutture". Poi però affonda i colpi ricordando che "si tratta di spendere 10 miliardi per andare da Torino a Lione in un paese in cui spesso i cittadini non hanno autobus, strade e metro nelle periferie". Quanto alla Tap - altro oggetto di scontro incandescente -  Di Maio dice: "Lasciamo che il presidente Conte, insieme ai ministri interessati, tra cui ci sono anche io, lavori a questo dossier". Insomma, un invito se possibile a non alimentare le polemiche mentre lo scontro sul merito resta intatto.

Anche Matteo Salvini ieri sera, parlando a una festa della Lega a Capriata d'Orba, nell'Alessandrino (Piemonte), aveva premesso: "I 5Stelle sono gente affidabile", per poi incalzare: "Su qualche cosa però dobbiamo metterci d'accordo. Le infrastrutture servono, servono strade più belle e infrastrutture nuove, io voglio andare avanti".

Prima la discesa in campo di Alessandro Di Battista che dal Messico richiama il Movimento alla purezza delle origini invitando a ribadire i "no sani su Tav e Tap". Poi il ministro delle Infrastrutture, il pentastellato Danilo Toninelli, che annuncia: "Entro fine anno si può bloccare l'Alta Velocità". Infine la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, che su Facebook scrive piccata che all'Italia, più che la Tap, "servono strade sicure, ferrovie, scuole, ricerca, università, bonifiche". Insomma, altro che grandi opere. Un braccio di ferro che sembra destinato a continuare. Con le opposizioni che provano a infilarsi nel solco. In particolare, Fratelli d'Italia e Forza Italia che pressano Salvini. "Si affranchi dalla trazione leghista", dica la capogruppo azzurra al Senato Anna Maria Bernini.

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grandi opere m5s lega





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