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Economia
Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 mld di investimenti nel Piano 2018-2022
Luigi Ferraris, ad di Terna: dividendo di 22 centesimi, 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022, sviluppo, digitalizzazione e resilienza i principali driver.

Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022

 

Terna chiude il 2017 con un utile netto di 688,3 milioni di euro (+8,7%) e ricavi a 2.248 milioni di euro (+6,9%). Il dividendo proposto per il 2017 è pari 22 centesimi di euro per azione (di cui 7,4263 centesimi di euro gia pagati quale acconto e 14,5737 centesimi di euro). L'Ebitda è pari a 1.603,9 milioni di euro (+3,8%) mentre gli investimenti a 1.034 milioni di euro (+21%) mentre l'Indebitamento finanziario netto è stabile a 7.796,4 milioni di euro (7.976,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

Il Cda del colosso nazionale della rete elettrica ha dato anche il via libera al piano industriale 2018-22. Sono previsti 5,3 miliardi di euro di investimenti in Italia, in aumento di oltre il 30% rispetto al piano precedente. Di questi, circa 2,8 miliardi di euro sono relativi allo sviluppo della rete nazionale e delle interconnessioni con l'estero.

Prevista inoltre una nuova politica dei dividendi con visibilita quinquennale: dal 2018 al 2020 si prevede un dividendo per azione (dps) con una crescita media annua (Cagr) del 6% rispetto al dividendo di competenza dell¡'esercizio 2017. Per gli anni 2021 e 2022 si prevede un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell'esercizio 2020.

 

Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022. Le parole dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris


‘’Il 2017 è stato un anno molto positivo per il Gruppo, con risultati in crescita in tutti i principali indicatori economici e finanziari - dichiara l’Amministratore Delegato e Direttore Generale Luigi Ferraris - Ciò ha reso possibile riconoscere agli azionisti un dividendo 2017 in crescita. Questi numeri, unitamente alla significativa accelerazione impressa agli investimenti, cresciuti del 21% rispetto al 2016, sono alla base del Piano strategico 2018-2022 che accompagnerà il Paese verso una piena trasformazione energetica. L’obiettivo è quello di una completa integrazione delle rinnovabili e di digitalizzazione dell’infrastruttura per una maggiore sicurezza e resilienza, a beneficio di tutto il sistema. Le rinnovabili, in particolare, valgono l'80% della nuova capacità, con un ruolo crescente dell'eolico. Gli obiettivi ambiziosi, che ci siamo dati per il futuro - conclude Ferraris - e che intendiamo rispettare, ci consentono per altro di garantire a tutti i nostri azionisti una generosa politica dei dividendi, in crescita rispetto al piano precedente a garanzia di un sicuro e prevedibile ritorno sull’investimento’’.

Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022. Principali linee strategiche del Gruppo

 

Il Piano Strategico di Terna per il periodo 2018-2022 prevede un importante contributo del Gruppo finalizzato sia allo sviluppo ulteriore delle rinnovabili che all’efficienza energetica complessiva del sistema elettrico.
- Attività Regolate: rafforzare ulteriormente il core business in Italia, con massima priorità a tutte le attività che consentano al Paese di far fronte alle sfide energetiche in modo sicuro, efficiente, sostenibile;
- Attività Non Regolate: lanciare nuovi servizi a supporto della transizione energetica cogliendo opportunità ad alto valore aggiunto coerenti con le attività core di Terna;
- Attività Internazionali: rendere ancora più centrale il ruolo di Terna a livello europeo al fine di rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub energetico tra l’Europa e il Mediterraneo e di completare i progetti avviati in America Latina.

 

Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022. Attività Regolate

 


Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi richiesti dal sistema, il Gruppo Terna prevede investimenti per lo sviluppo della rete elettrica in Italia, il backbone energetico del Paese, che nei prossimi 5 anni raggiungeranno i 5,3 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 30% rispetto ai circa 4 miliardi di euro previsti dal Piano Strategico precedente.
Il 70% dei nuovi investimenti sarà sostenibile poiché volto a risolvere le congestioni e migliorare la qualità del servizio, nonché l’aspetto ambientale e visivo. 4

Sviluppo Rete
Circa 2,8 miliardi di euro sono dedicati allo sviluppo della rete elettrica nazionale con interventi per incrementare le interconnessioni con l’estero, rafforzare le connessioni tra le zone di mercato e razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese. Nello specifico:
- tra le interconnessioni internazionali, progetti che mettono l’Italia al centro del sistema nord continentale, balcanico ed euro mediterraneo, con l’obiettivo di aumentare la capacità di scambio transfrontaliera facilitando la progressiva integrazione dei mercati a livello continentale, figurano quelle con Francia e Montenegro, la cui ultimazione è prevista entro la fine del 2019, e l’avvio dei lavori del nuovo progetto SA.CO.I.3 (collegamento Sardegna, Corsica e Penisola Italiana)

- tra i principali progetti per accrescere la capacità di scambio fra le diverse zone del mercato elettrico italiano si segnalano tre connessioni sottomarine (Laguna Veneta, “Capri-Sorrento” e “Elba-Continente”) e gli elettrodotti “Deliceto-Bisaccia”, “Foggia-Benevento” (entrambi tra Puglia e Campania), “Paternò-Pantano-Priolo” (Sicilia), oltre all’avvio dei lavori della “Chiaramonte-Gulfi-Ciminna” (Sicilia), della “Colunga-Calenzano” (tra Toscana ed Emilia Romagna) e della “Gissi-Foggia” (tra Abruzzo e Puglia).

- la razionalizzazione delle reti elettriche nelle aree metropolitane riguarderà in particolare le città di Milano, Roma, Napoli e Palermo e prevederà prevalentemente la sostituzione di vecchie infrastrutture con nuovi cavi tecnologici e sostenibili.

Circa 700 milioni sono dedicati al Piano di Difesa: Terna prevede la realizzazione e l’installazione di dispositivi per accrescere la sicurezza e la stabilità del sistema e l’ulteriore sviluppo della propria rete in fibra ottica con un piano mirato di nuova posa.
Circa 1,9 miliardi di euro sono dedicati ad attività di rinnovo ed efficienza, principalmente per il miglioramento della qualità del servizio e per l’integrazione della rete elettrica acquisita a fine 2015 dal Gruppo FSI.
Innovazione e digitalizzazione
Nell’ambito delle tre categorie di investimento sopra citate, Terna dedicherà circa 600 milioni di euro allo sviluppo di soluzioni innovative per far fronte alla crescente complessità del sistema: investire in digitalizzazione è fondamentale per gestire in modo sicuro, efficiente e affidabile i flussi di elettricità sulla rete, data anche l’esigenza di compensare la variabilità della domanda e, soprattutto, la generazione da fonte rinnovabile intermittente. Oltre al piano di posa della fibra ottica di cui sopra, verranno introdotti nuovi sistemi digitali per il controllo e la diagnostica da remoto delle stazioni elettriche. 5

La crescita della RAB
Il valore degli asset regolati (RAB) arriverà a 17,5 miliardi di euro nel 2022, con un tasso di crescita media annua nell’arco di Piano (CAGR) superiore al 3%.

 

 


Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022. Attività Non Regolate

 

 

Nel Piano Strategico 2018-2022 anche le Attività Non Regolate saranno orientate al supporto della transizione energetica. In particolare, grazie a un approccio industriale fondato sulle competenze distintive del Gruppo, Terna consoliderà il suo ruolo di Energy Solution Provider, sviluppando servizi per le imprese e cogliendo le opportunità di mercato ad alto valore aggiunto per i clienti tradizionali e rinnovabili. Nel settore delle TLC il business di Terna sarà indirizzato al perseguimento di opportunità basate sulla valorizzazione delle infrastrutture del Gruppo.
Proseguiranno, inoltre, le attività per la realizzazione degli Interconnector (L. 99/09), che verranno finanziati con risorse di terzi.
Si prevede che le Attività Non Regolate apporteranno un contributo all’EBITDA del Gruppo per circa 350 milioni di euro nell’arco di Piano.

 

 


Terna, dividendo di 22 centesimi. 5,3 miliardi di investimenti nel Piano Strategico 2018-2022. Attività Internazionali

 

 

Per quanto riguarda le Attività Internazionali, l’impegno di Terna è finalizzato a rendere ancora più centrale il proprio ruolo a livello europeo, per rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub elettrico tra l’Europa e il Mediterraneo.
Le attività in Sudamerica sono focalizzate sull’execution dei progetti in corso, valorizzando le competenze acquisite dal Gruppo, e comunque caratterizzate da un basso profilo di rischio e un limitato assorbimento di capitale.
Nel nuovo Piano Strategico è previsto un investimento complessivo fino a un massimo di 300 milioni di euro per attività internazionali.
Si prevede che le Attività Internazionali apporteranno al Gruppo un contributo cumulato in termini di EBITDA di circa 150 milioni di euro, in crescita di 70 milioni di euro rispetto a quanto previsto dal precedente Piano.
Principali risultati attesi
Si segnala che, con riferimento alle Attività Internazionali, i Ricavi relativi alla realizzazione degli asset in costruzione (IFRIC 12 – Accordi per servizi in concessione) sono stati compensati dai relativi costi esponendo pertanto il solo margine di realizzazione. Per quanto riguarda le attività di realizzazione degli interconnector privati, si precisa che in riferimento all’entrata in vigore dal 1 gennaio 2018 del principio “IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti” il margine dell’opera è stato attribuito anche alla fase di esenzione e non alla sola fase di costruzione, come previsto invece nel precedente Piano Strategico. 6

È previsto l’aumento dei Ricavi di Gruppo a circa 2,55 miliardi di euro e dell’EBITDA a circa 1,9 miliardi di euro nel 2022, con una crescita media annua di oltre il 3% per entrambi gli indicatori a partire dal 2017. In miglioramento anche l’Utile Netto, con una crescita media annua di circa il 3%, che porterà ad un utile per azione (EPS) di circa 38 centesimi di euro nel 2022.
Con questi risultati verrà garantito un Operating Cash Flow di circa 6,3 miliardi di euro nell’arco di Piano, che contribuirà alla flessibilità necessaria per realizzare gli investimenti previsti sostenendo nel contempo un’attrattiva politica dei dividendi. La struttura finanziaria di Terna resterà solida e il rapporto Debito Netto/RAB rimarrà al di sotto del 60% nel quinquennio.
Outlook 2018
Per il 2018 gli investimenti totali si attesteranno a circa 1,1 miliardi di euro, mentre i ricavi complessivi sono previsti a circa 2,2 miliardi di euro, con un EBITDA di circa 1,61 miliardi di euro. Conseguentemente si prevede un EPS di circa 34 centesimi di euro.
Politica dei Dividendi 2018-2022
La nuova politica dei dividendi garantisce una crescita costante e prevedibile, nonché una piena visibilità sul quinquennio. In particolare, dal 2018 al 2020 si prevede un dividendo per azione (DPS) con una crescita media annua (CAGR) del 6% rispetto al dividendo di competenza dell’esercizio 2017. Per gli anni 2021 e 2022 si prevede un payout del 75%, con un dividendo minimo comunque garantito pari al dividendo di competenza dell’esercizio 2020.

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