A- A+
Economia
Tesla, i robot tradiscono Musk che perde il feeling col mercato. La crisi

Per Elon Musk la migliore difesa è l’attacco, ma non è detto che questa strategia paghi sempre. Dopo aver sorpreso il mondo a febbraio col lancio, perfetto, di una Tesla Roadster nello spazio a bordo di un missile Falcon Heavy di un’altra sua società (SpaceX), il patron di Tesla, produttore americano di auto elettriche, ha accusato nel corso della presentazione dei risultati trimestrali gli analisti di Sanford C. Bernstein & Co. e di Rbc Capital Markets (concordi nell’indicare un “hold” sul titolo) di voler solo giustificare “tesi da venditori allo scoperto, non da investitori”.

tesla17
 

Musk ha poi rincarato la dose su Twitter, sostenendo che la domanda sulle spese in conto capitale avanzata da Toni Sacconaghi (Bernstein) era “ottusa”, mentre quella posta da Joseph Spak (Rbc) sulle prenotazioni del Model 3 era “assurda”, continuando in entrambi i casi a non rispondere a quelle che ha giudicato essere domande “seccanti” e “noiose”.

Il mercato non se l’è bevuta, tanto che il titolo ha continuato a perdere terreno, anche se venerdì ha in parte recuperato: i 385 dollari per azione toccati lo scorso settembre sono tuttavia ormai un pallido ricordo col titolo che oscilla attorno a 290 dollari per azione, mentre la capitalizzazione è scivolata sotto i 50 miliardi di dollari, rispetto agli oltre 65 miliardi toccati sette mesi or sono. Al di là dei nervi tesi di Musk, qual’è il problema di Tesla, che nel terzo trimestre del 2016 era riuscita a registrare flussi di cassa positivi per 176 milioni di dollari e addirittura un utile di 22 milioni, prima di veder ripiombare nel rosso entrambe le voci, bruciando da allora oltre 6,4 miliardi di dollari ed accumulando oltre 2,1 miliardi di dollari di perdite?

elon musk
 

Il problema è in effetti la Model 3, l’auto elettrica di fascia media (il prezzo base è 35 mila dollari) pensata per il mercato di massa: che dovessero esserci perdite anche robuste inizialmente era stato messo in preventivo, che le stesse dovessero a un certo momento iniziare a diminuire con l’aumentare della produzione e l’avvicinarsi del punto di pareggio anche, ma questo finora non è avvenuto.

Non solo: Musk aveva puntato su una elevata automatizzazione della linea produttiva della Model 3, di cui nei primi tre mesi dell’anno sono stati venduti 8.812 esemplari, con l’obiettivo di arrivare a produrre almeno 5.000 vetture a settimana, ovvero 20 mila al mese, entro dicembre scorso, poi entro marzo, ora entro giugno.

Accanto a 4-5 mila operai sono stati infatti impiegati finora 500 robot, senonché ci si è poi accorti che i robot saldano peggio degli operai umani, che così sono stati richiamati a posizionare e saldare manualmente alcune parti della Model 3. Questo però ha avuto sicuramente un effetto nel rallentamento della crescita produttiva e dunque nel raggiungimento del break-even.

(Segue...)

Tags:
testaelon musk model 3 tesla





in evidenza
Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair

Annalisa fa doppietta

Madrina del "Roma Pride" e "Sinceramente' remix con Bob Sinclair


motori
Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Renault 5 E-Tech Electric in tour a Parigi per svelarsi al grande pubblico

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.