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Economia
Tim, a Elliott la maggioranza del board.Bollorè sconfitto.Decisivo il voto Cdp

di Andrea Deugeni
twitter11@andreadeugeni

Stop alla campagna d'Italia di Vivendi che perde la "direzione e il coordinamento" di Tim. Aggregando i voti del mercato e con il contributo determinante di Cassa Dopositi e Prestiti, il fondo attivista americano Elliott piazza infatti 10 consiglieri nel nuovo consiglio di amministrazione della compagnia telefonica, mettendo in minoranza l'azionista francese che però, grazie al possesso del 23,9% del capitale, era socio di maggioranza relativa. Dopo due anni, il gruppo transalpino controllato dal finanziere bretone Vincent Bollorè vede così diminuire i propri rappresentanti nel board Tim a cinque e perdere il controllo di fatto dell'ex monopolista italiano nella telefonia. 

Tim 0405 ape
 

Bollorè, uno degli uomini più ricchi di Francia, presente nel nostro Paese anche nell'azionariato di Mediobanca e finito nel mirino della magistratura d'Oltralpe per un presunto caso di corruzione in Africa, esce quindi sconfitto nell'assise dei soci (l'appuntamento ha registrato un'affluenza record con la presenza del 67,1% degli azionisti) dal braccio di ferro con il veicolo americano fondato dal finanziere Paul Singer. Fondo che grazie al 49,84% delle preferenze dei soci votanti è riuscito a mettere in minoranza la lista di Vivendi  (che ha ottenuto il 47,18% dei voti e portato dalla sua parte il 7,74% del capitale presente alla riunione) nonostante partisse dal 9,2% del capitale rastrellato in soli due mesi.

Nel Cda entrano quindi i nomi della lista Elliott: Fulvio Conti, Alfredo Altavilla, Massimo Ferrari, Paola Giannotti, Luigi Gubitosi, Paola Bonomo, Maria Elena Cappello, Lucia Morselli, Dante Roscini e Rocco Sabelli. Della lista di Vivendi, invece, faranno parte del board Amos Genish (che lunedì a Roma, visto che il fondo Elliott gli ha già confermato la fiducia, dovrebbe essere nominato nuovamente amministratore delegato nella prima riunione del Cda, a meno di passi indietro dell'ultima ora) e Arnuld de Puyfontaine, insieme agli indipendenti Marella Moretti, Michele Valensise e Giuseppina Capaldo.

Voto soci tim
 

Immediata la reazione degli investitori a Piazza Affari, dove il titolo Tim, che segnava fino alla vittoria di Elliott una perdita di circa l'1%, ha invertito la rotta come atteso da molti analisti finanziari (per Equita Sim la nuova governance "rappresenta gli interessi del mercato"). Al suono della campanella finale ha guadagnato il 2,27% a 0,856 euro, un rialzo che ha portato il prezzo delle azioni a mettere a segno un guadagno generale di circa il 10% da quando il fondo attivista americano ha fatto la sua comparsa nel capitale della compagnia annunciando nuove strategie per il gruppo (più market friendly) e puntando a scalzare i francesi nella direzione della governance della società telefonica. 

Tim 0405 internaLa torre Telecom nella sede rozzanese (nell'hinterland di Milano) della compagnia telefonica, dove si è svolta l'assemblea dei soci
 

In una nota diffusa al termine dell'assemblea, il gruppo parigino ha fatto sapere che attraverso i propri rappresentanti in consiglio intende essere "particolarmente attento" a garantire che l'amministratore delegato Amos Genish riceva "rassicurazioni da parte dei nuovi consiglieri di Elliott sul fatto che gli obiettivi del piano industriale 2018-2020 possano essere raggiunti nella loro interezza e coerenza". Vivendi ha inoltre ribadito l'"impegno a lungo termine nei confronti della società", assicurando che "adotterà tutte le misure necessarie per preservarne il valore ed evitare lo smantellamento".

telecom ape (2)
 

Intercettato a margine dei lavori assembleari, il direttore della comunicazione della media company, Simon Gillham, ha detto che Vivendi è rimasta "sorpresa dal fatto che il Governo italiano supporti un fondo d'investimento con una visione di breve termine rispetto a un azionista stabile, di lungo periodo e industriale". In altre parole, il gruppo di Bollorè si sarebbe aspettato una sostanziale neutralità da parte della Cdp (nel capitale di Tim è presente anche l'omologa francese Caisse des dèpôts et consignations), risultata decisiva grazie alla quota del 4,78% con cui si è presentata in assemblea e con la quale ha sostenuto la lista del fondo statunitense.

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni che arrivano dall'entourage di Elliott. Il fondo di Singer, in una nota, ha fatto sapere che l'affermazione in assemblea rappresenta "un passo avanti positivo per la corporate governance dell'azienda" e "apre la strada alla massimizzazione della creazione di valore per tutti gli azionisti di Tim".

IL TERREMOTO TIM IN FRANCIA: LA REAZIONE DELLA STAMPA TRANSALPINA/ Un "rombo di tuono per il campo francese e un altro duro colpo per Vincent Bollore' dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati" per la vicenda dei porti africani: questo il commento del quotidiano economico Les Echos online, sulla vittoria di Elliott su Vivendi all'assemblea di Tim. "La campagna media-Telecom di Bollore' in Italia subisce una nuova batosta", dopo l'accordo Mediaset-Sky, aggiunge il giornale di Parigi. "Vivendi perde il controllo di Telecom Italia", titola invece Le Monde, evocando un "pesante rovescio" per il gruppo francese. Mentre BFM-TV, la principale rete all news del Paese, ritiene che il gruppo transalpino sia stato "sfiduciato" dagli azionisti di Tim riuniti a Milano. 

Elliott ha inoltre ribadito di essere pronto a fornire "un supporto tout court" a Genish e alla sua prima linea manageriale e si è detto "del tutto allineato" al piano strategico messo a punto dal top manager nei mesi scorsi.

Il fondo attivista si è poi dichiarato pronto ad avviare un dialogo costruttivo, in attesa che lunedì prossimo il Cda di Telecom si riunisca e inizi ad esaminare le varie proposte di creazione di valore avanzate da Elliott stesso, incluso "il ritorno della cedola al momento opportuno", nonchè la valutazione di "possibili alternative riguardanti Netco (la società della rete telefonico, ndr) in seguito alla separazione legale" e "la possibile conversione delle azioni di risparmio" in titoli ordinari.

I piccoli azionisti, invece, riuniti nel l’associazione Asati, in assemblea si sono augurati che "Elliott non sia il solito esempio di investimento mordi e fuggi". Parole a cui ha replicato Marco Taricco, di Bluebell, uno degli advisor di Elliott, secondo cui questa assemblea "potrà avere ripercussioni sul capitalismo di questo Paese".

L'assemblea dei numeri record, durante la quale hanno preso la parola molti azionisti, è stata infuocata (con tanto di tifo da stadio al momento della proclamazione del risultato da parte dei sostenitori del fondo americano).

Il clima avvelenato ha anche costretto l'ex vicepresidente Franco Bernabè (che ha guidato l'assise in qualità di consigliere più anziano), al termine delle repliche dei soci, a denunciare i "toni deplorevoli di alcuni commenti" dei piccoli azionisti, con "alcune allusioni antisemite inaccettabili che non sono mai state sentite in questa assemblea. Mi dispiace che questa sia stata un'occasione per farlo", ha sottolineato Bernabè.

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