Tim, Bollorè rinsalda l'asse con Genish. "L'hedge fund agisce solo nel breve"
Genish ha incontrato il presidente di Vivendi, Vincent Bollorè per fare il punto sulla situazione in Italia
Mentre il fondo Elliott va all'attacco, Vivendi e il Ceo di Tim Amos Genish studiano il da farsi. Secondo alcune fonti finanziarie, l'amministratore delegato della compagnia è stato ieri a Parigi per "condividere con Bollorè la difesa del piano industriale approvato all'unanimità dal board a conferma del pieno appoggio di Vivendi all'ad di Tim", in modo che "nonostante le lusinghe di Elliott, il manager capisca benissimo che l'attacco dell'hedge fund è proprio al piano da lui studiato e presentato". Pubblicato il manifesto dell'hedge fund a stelle e strisce, Vivendi ha spiegato al mercato con una nota che valuterà la lettera degli americani "con spirito aperto".
Il fondo è, prosegue Vivendi, "noto per iniziative con un orizzonte di breve periodo", per cui secondo la media company francese "non è certo che il progetto smantellamento e destabilizzazione del board crei valore". Nel frattempo, probabilmente, nel prossimo cda di Telecom Italia, il presidente Arnaud de Puyfontaine, intende rimettere le deleghe operative.
Il presidente, secondo quanto si apprende, non intende andare incontro alle richieste del fondo Elliott, ma ha come obiettivo quello di presentarsi in assemblea come il presidente di tutti, un presidente super partes. L'inizitiva di de Puyfontaine, dunque, sarà probabilmente a termine, per consentire che i lavori dell'assemblea si svolgano nel clima migliore. Elliott, ora oltre il 5% di Telecom Italia, nella lettera ha dichiarato che "non intende controllare Tim ma catalizzare un cambiamento che garantisca che la società sia gestita a beneficio di tutti gli azionisti".
Vivendi, precisa la nota, "in qualità di maggior azionista di Telecom Italia (con quasi il 25% del capitale), guarderà con franchezza alle richieste di Elliott, hedge fund noto per le sue iniziative a breve termine e che detiene il 3% del capitale sociale a cui si aggiungerebbero strumenti finanziari la cui esatta natura - rileva Vivendi - non è nota".