Spread, il differenziale si sgonfia e Borsa su. Gli analisti vedono quota 250
Effetto Standard & Poor's e Tap: Piazza Affari chiude sotto massimi, +1,91%, bene banche, auto e Tim. Lo spread chiude a 297 punti base
I Btp continuano a guadagnare terreno sul mercato secondario dopo la decisione a sorpresa di S&P che, venerdì scorso, ha deciso di rivedere al ribasso l'outlook sul rating sovrano dell'Italia ma di lasciare invariato a 'BBB' la sua valutazione sul merito di credito italiano. La curva italiana sta registrando una sensibile traslazione verso il basso con i rendimenti in netto calo su tutte le scadenze: oltre 20 punti base sulle scadenze comprese tra 2 e 5 anni e sui 15-18 punti base sulle scadenza decennale.
Al momento lo spread BTp/Bund si attesta a 298 punti base (per un rendimento del 3,35%), in flessione dai 311 punti della chiusura di venerdi'. "Il rally dei Btp, innescato dal sollievo di vedere allontanarsi le ipotesi peggiori sul rating, sta prendendo forza", commenta Dean Popplewell, vice president of market analysis di Oanda. La decisione di S&P ha rimosso, nel breve termine, la possibilita' di una perdita dell'investment grade da parte dell'Italia.
Secondo gli operatori interpellati da Radiocor la schiarita sul fronte del rating potrebbe portare ad un ritracciamento dello spread Btp-Bund in area 250-280 punti base nei prossimi giorni. Sull'azionario, chiusura di seduta positiva ma sotto i massimi per la Borsa, oggi tornata sugli scudi dopo il mancato taglio del rating da parte di Standard&Poor's. L'indice Ftse Mib, che ha toccato il +2,8%, chiude con un progresso dell'1,91% a 19.039 punti, mentre l'All Share sale dell'1,89%.
Lo scampato pericolo ha galvanizzato soprattutto i titoli bancari, confortati anche da dichiarazioni che testimoniano l'attenzione del mondo politico, in attesa degli stress test dell'Eba di venerdi'. Piazza Affari e' stata confortata anche dalla crescita degli altri listini europei, seppure su ritmi inferiori. A Londra l'indice Ftse 100 avanza dell'1,37% a 7.034,89 punti, a Parigi il Cac 40 guadagna lo 0,44% a 4.989,35 punti e a Francoforte il Dax l'1,20% a 11.335,48 punti.
Ampia la lista dei guadagni del settore del credito: Banco Bpm +5,01%, Bper +4,41%, Ubi +4,08%, Unicredit +4,32%, Intesa +3,03%, Mps +7,62%, Carige +6,52%. Tra gli altri finanziari bene Unipol, Generali, Poste e il risparmio gestito. Tra le altre blue chip Tim guadagna il 4,36%, spunto di Stm (+5,62%), Mediaset sul +3,95%. Si sgonfia Fca che alla fine comunque mette a segno un +1,72%, mentre Ferrari dopo un avvio promettente chiude sulla parita'. Bene Cnh (+3,49%). Nell'auto salgono Pirelli (+1,63%) e Brembo (+3,13%). Nell'energia su Eni (+1,51%), A2A guadagna il 2,89%.
Titoli di Stato: collocati 6 mld Bot semestrali, tassi in lieve calo
Il ministero dell'Economia ha collocato 6 miliardi di euro di Bot semestrali a tassi in lieve calo. Il rendimento si e' attestato allo 0,159%, in diminuzione di 5 punti base rispetto all'asta precedente. Le richieste sono risultate pari a 9,617 miliardi, per un rapporto di copertura pari a 1,60.
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