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Economia
Tod's, il fondo Tabor contro i Della Valle: "Stanno svendendo"
Diego Della Valle

Tod's, il fondo Tabor contro i Della Valle: "Stanno svendendo"

Il fondo Tabor, proveniente da New York, si è riaffacciato sul percorso della Tod's, cercando di ostacolare l'offerta pubblica di acquisto che è stata lanciata lunedì sul mercato con l'obiettivo di ritirare la società italiana dal listino. Jonathan Jacoby, l'attivista statunitense, ha già manifestato la sua opposizione all'Opa sulla Tod's nel 2022 e ora, con la sua quota del 1,1%, sta cercando di influenzare la situazione. In una lettera inviata al consiglio di amministrazione della Tod's, Tabor ha richiesto "un processo più trasparente e un aumento significativo del prezzo dell'offerta pubblica di acquisto". 

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Attraverso un’analisi sommaria dei singoli marchi del Gruppo - Tod’s, Roger Vivier, Hogan e Fay - dei multipli di transazioni comparabili per M&A globali nel settore della moda di lusso negli ultimi 12 anni e delle negoziazione di multipli di società di beni di lusso comparabili, Tabor è giunto alla conclusione che il valore per azione dovrebbe essere 82-102 euro per azione, almeno 2x il prezzo di offerta di 43 euro.

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Tuttavia, il contesto dell'offerta pubblica di oggi è notevolmente diverso da quello di due anni fa, quando il prezzo era stato fissato a 40 euro per azione. Attualmente, le condizioni economiche offerte agli azionisti sono cambiate, con un prezzo per azione che è salito a 43 euro. Inoltre, mentre in passato c'era una grande quantità di azioni disponibili sul mercato, ora la disponibilità è molto limitata. Il fondo L Catterton, in collaborazione con la famiglia della Valle che ha promosso l'offerta pubblica di acquisto, ha infatti acquistato una percentuale significativa del capitale della Tod's nelle scorse settimane, raggiungendo già circa l'8% del capitale rispetto all'annuncio dell'operazione avvenuto a metà febbraio. 

In conformità con gli accordi precedentemente stabiliti, la famiglia Della Valle (che possiede il 64,5% del gruppo) ha dichiarato di non voler partecipare all'offerta pubblica di acquisto con oltre il 54% delle azioni. Allo stesso modo, Delphine del gruppo Lvmh di Bernard Arnault, già azionista di minoranza della Tod's, manterrà la sua quota del 10%, confermando il suo impegno a sostenere la famiglia italiana.






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