Conti pubblici, Tria: “Non siamo i malati dell’Europa”
Tria: "L'Italia non è la malata dell'Ue, ma senza gli aiuti Bce soffrirà"
"L'Italia non è fragile, non è il malato d'Europa. Il governo ha ribadito più volte che le riforme verranno portate avanti nell'ambito dell'equilibrio dei conti pubblici e a fine mese, quando questo impegno diventerà un fatto con la Nota di aggiornamento del Def, lo spread si sgonfierà". Lo dice il ministro dell'Economia Giovanni Tria, intervistato dalla 'Repubblica', commentando la decisione di Fitch di non cambiare il rating dell'Italia, confermando 'BBB', ma portando l'outlook da 'stabile' a 'negativo'. Secondo Tria, l'Italia subirà un contraccolpo dalla conclusione del programma di acquisto da Francoforte dei titoli di Stato: "L'intervento della Bce non era un supporto al debito italiano, ma alle dinamiche di trasmissione monetaria dell'area euro. L'acquisto di titoli ha riguardato in modo proporzionale tutti i Paesi, e quando cesserà subiremo un contraccolpo come gli altri, con la differenza che da noi la crescita è meno forte".
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