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Economia

Dopo il Nasdaq anche lo S&P 500 tocca il nuovo record storico. A quasi metà seduta Wall Street avanza decisa con lo S&P 500 che vola dopo le parole di Donald Trump che non ha alzato i toni contro l'Iran. Il Dow Jones sale dello 0,63% a 28.763,03 punti, il Nasdaq avanza dello 0,67% a 9.129,34 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,7% a 3.258,75 punti. Gli investitori rassicurati hanno accelerato con gli acquisti consentendo ai listini americani di lanciarsi in un "rally di sollievo".

Dall'altra parte dell'Oceano Atlantico, anche le Borse europee, dopo una iniziale reazione negativa all'attacco dell'Iran a due basi in Iraq che ospitano militari statunitensi, hanno invertito la rotta, per tornare in terreno positivo. Il Ftse Mib ha chiuso in progresso dello 0,46%, preceduta da Francoforte (+0,7%). Sono rimaste piu' indietro Parigi (+0,3%) e Madrid (+0,16%). La Borsa di Londra e' rimasta sulla parita', in attesa di indicazioni sulla Brexit. Oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha visto il primo ministro inglese, Boris Johnson.

Prima dell'incontro, Ursula von der Leyen ha indicato che l'Unione europea vuole un accordo commerciale con il Regno Unito che vada 'oltre' il solo aspetto commerciale e che non abbia precedenti per ampiezza ma dato il poco tempo a disposizione andranno stabilite delle priorita' e per la Ue la priorita' e' proteggere il mercato unico, aggiungendo che risulta impossibile negoziare un accordo commerciale completo entro il 2020.

Tornando alle tensioni in Medio Oriente, dopo l'attacco iraniano - che per i media di Teheran avrebbe provocato 80 morti, mentre per il Pentagono e per Trump non ci sono state vittime americane - il presidente degli Usa, Donald Trump, ha reagito con un Tweet nel quale ha detto che 'va tutto bene'. Questo dagli analisti e' stato interpretato come il segnale che allo stato non ci saranno reazioni Usa su territorio iraniano. Nel corso della giornata l'attesa degli investitori e' stata per l'annunciato discorso di Trump, iniziato proprio in chiusura delle Borse europee.

Intanto, dai presidenti di Russia e Turchia, Putin ed Erdogan, che si sono incontrati a Istanbul e' arrivato un invito alla 'cautela' di tutte le parti sulla questione Usa-Iran. Tornando ai mercati internazionali, il petrolio nel corso della seduta ha invertito la rotta e si trova ora in calo, ampliando la flessione anche sulla scia dei dati sulle scorte Usa, salite a sorpresa nell'ultima settimana. In chiusura dei mercati europei, il contratto consegna Marzo sul Brent del Mare del Nord perde il 2,34% a 66,67 dollari al barile, con il contratto consegna Febbraio sul Wti in calo del 2,8% a 60,94 dollari barile.

Sul fronte dei cambi, la moneta unica passa di mano a 1,1114 dollari (1,115 in avvio e 1,1138 alla vigilia), e a 120,867 yen (120,907 e 120,923). Il biglietto verde vale 108,751 dollari (108,42 in avvio). Tra i titoli, a Piazza Affari protagonista in positivo della giornata e' stato il titolo Atlantia (+3,93%), dopo le indiscrezioni, riportate dal Sole 24 Ore, sul maxi-piano di investimenti allo studio della controllata Autostrade per l'Italia, visto come 'l'ultima carta' da giocare con il governo Conte per evitare la revoca delle concessioni.

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