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Tutti i punti della Legge di Bilancio
CHI PAGA IMU E TASI: L'imposta municipale deve essere corrisposta dai proprietari di seconde case e di prime case di lusso (A/1, A/8 e A/9). Si considera abitazione principale, la casa utilizzata come dimora abituale dal possessore e dal proprio nucleo familiare a condizione che vi risiedano anagraficamente. Oltre alla prima casa, sono esenti dal pagamento Imu anche i terreni agricoli per imprenditori agricoli e coltivatori diretti e tutti i terreni che si trovano in comuni montani. La Tasi deve essere corrisposta per prima e seconda casa. Nel caso di casa in affitto l'imposta deve essere divisa tra proprietario e in una percentuale tra il 10 e il 30% dall'inquilino

"Staremo dentro i vincoli europei, ma dentro questi ci muoveremo per rilanciare la crescita in modo deciso. È il momento di fare un salto di qualità". Pierpaolo Baretta, sottosegretario al ministero dell’Economia, intervistato dal Corriere, garantisce che la Legge di Bilancio, "non sarà una manovra di galleggiamento, perché serve una scossa".

"È un momento difficile, non c’è dubbio. Siamo costretti a fare i conti con una riduzione delle stime sulla crescita, che dipende molto dal peggioramento del quadro internazionale, economico e politico. Mentre in Italia c’è poca fiducia, si fanno pochi investimenti, c’è un clima di attesa". L’Istat ha rivisto al ribasso l’aumento del Pil, ma al tempo stesso ci dice che siamo fuori dalla recessione... "Non è una contraddizione. Sono tre anni che il Pil aumenta, ma troppo poco. E ora è arrivato il momento di spingere. Usando le risorse che abbiamo in modo mirato, e con una strategia non limitata a un anno, ma di medio periodo, cominciando dalle imprese".

Per il piano Industria 4.0 ci sono 13 miliardi di incentivi. "Dobbiamo favorire gli investimenti e premiare le imprese che li fanno. Per questo sarà confermato e rafforzato il superammortamento, la possibilità per le imprese di scontare fiscalmente le spese fatte per innovare gli impianti e alzare la qualità della produzione. È un piano di respiro ampio, che si accompagna alla riduzione dell’Ires, l’aliquota fiscale. L’Italia è il secondo Paese manifatturiero d’Europa, l’industria può tornare a essere l’orgoglio nazionale, e anche questo piano di sistema può aiutare a ricreare un clima di fiducia".

I consumi delle famiglie. "C’è un meccanismo, quello del bonus del 65% sulla riqualificazione energetica degli edifici, che funziona benissimo per stimolare sia i consumi delle famiglie che l’attività delle imprese. In questi ultimi anni, con la crisi, il bonus ha prodotto 27 miliardi di investimenti". Lo rafforzerete? "Pensiamo di sì. Di estenderlo ad esempio ai condomini, e alla messa in sicurezza sismica delle case. Se possibile riducendo il periodo, oggi dieci anni, entro il quale i contribuenti possono recuperare il credito".

E chi ha redditi bassi e paga poche tasse come fa a godere del bonus? "Se riusciamo a mettere a punto un meccanismo di questo genere, e ne facciamo un elemento strategico, anche del piano Casa Italia, troveremo gli strumenti per tutelare i meno abbienti". Ma non tutti hanno risorse da investire o i margini per godere dello sconto fiscale in un decennio... "Le famiglie possono già cedere il bonus fiscale all’impresa che realizza i lavori. Ora pensiamo di estendere questo meccanismo ai condomini. La cessione del credito alle banche che eventualmente concedono il prestito è più difficile, anche per le norme Ue, ma stiamo lavorando per trovare soluzioni".

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