Ucraina, fare affari conviene: un’occasione per il mercato italiano
Nel 2016 il PIL dell’Ucraina è cresciuto del 2,3%. La Banca Mondiale: tendenza sarà stabile anche per tutto il 2017, con una ulteriore crescita del 2%
Il Paese dell’Est offre un sistema tra i più liberalizzati al mondo del commercio internazionale, una situazione logistica molto favorevole e un costo del lavoro che non teme confronti L’Ucraina può offrire molto ai partner internazionali. Perseguendo la strada dell’integrazione europea attraverso l’Accordo di Associazione con l’UE, entrato in vigore dall’1 settembre 2017, ha messo in atto l’aria di libero scambio che prevede l’abolizione dei dazi all’importazione per le merci provenienti dall’Unione. Questo vuol dire incentivare e incrementare gli investimenti internazionali, con lo scopo di sviluppare non solo l’economia locale e straniera ma anche rafforzare i legami politici e i valori comunitari, avvicinando maggiormente il Paese dell’Est all’Unione. I dati parlano chiaro: nel 2016 il PIL dell’Ucraina è cresciuto del 2,3%, inoltre la Banca Mondiale ha confermato che tale tendenza sarà stabile anche per tutto il 2017, con una ulteriore crescita del 2%.
Questo è il risultato di importanti riforme strutturali (risanamento del sistema bancario, una politica monetaria più efficiente, riduzione del carico fiscale, semplificazione delle procedure burocratiche, lotta alla corruzione) realizzate negli ultimi 3 anni, nonostante le condizioni esterne. Le suddette misure hanno, inoltre, favorito la crescita delle produzioni industriali e agrarie, nuove costruzioni, nonché un miglioramento del reddito pro-capite e degli investimenti. “La determinazione dell’Ucraina nel perseguire le riforme e di avanzare verso norme più elevate di democrazie, deriva non solo dagli attuali risultati economici ma anche da una visione più prospera del futuro.” – Ha dichiarato Yevhen Perelygin, Ambasciatore dell'Ucraina in Italia. – “Purtroppo, nonostante l’avvento 4 anni fa della Rivoluzione della Dignità in piazza Maidan a Kiev, il popolo ucraino vive tutt’oggi un conflitto constate e silenzioso, a causa dell’aggressione russa condannata e riconosciuta dalla Comunità internazionale (ONU, UE, Consiglio d’Europa, NATO). In questi anni, abbiamo subito la distruzione della nostra economia, delle infrastrutture, del benessere dei cittadini. Nonostante ciò, il nostro spirito ci ha permesso di rialzarci e di ricostruire il Paese, grazie al sostegno e alla solidarietà della Comunità internazionale, in particolar modo dell’Italia.”
Infatti, attraverso questo percorso di europeizzazione il Paese dell’Est offre un sistema tra i più liberalizzati al mondo del commercio internazionale, una situazione logistica molto favorevole e un costo del lavoro che non teme confronti. Negli ultimi 10 anni lo scambio commerciale tra Ucraina e Italia è aumentato costantemente, raggiungendo 5 miliardi di dollari USA nel 2011. I prodotti italiani sono molto richiesti in Ucraina, grazie alla loro qualità e ai prezzi competitivi. Oltre il 30% delle esportazioni italiane è costituito da attrezzature e apparecchi altamente tecnologi, utilizzati dalle imprese ucraine per il loro sviluppo. Attualmente, oltre 300 imprese italiane detengono diverse unità produttive in Ucraina: dai piccoli imprenditori ai grandi operatori economici, tra cui Eni, Camozzi, Emil Ceramica, Intesa, Buzzi Unicem, Inblu, Celme. I maggiori investimenti italiani risultano nel settore finanziario, nel campo della trasformazione alimentare, in quello delle ceramiche, calzature, tessile e legno. Inoltre, non tutti sanno che il Paese è leader mondiale nell’export di olio di girasole, colza, orzo, mais, sorgo e soia.
Anche il settore spaziale è in forte crescita, l’Ucraina è coinvolta nello sviluppo di booster per i razzi vettori in progetti della NASA e dell’UE, nonché per le attrezzature di agganciamento per l’ISS, sistemi di puntamento, di controllo dei complessi spaziali e delle infrastrutture terrestri. Con l’Agenzia Spaziale Italiana, in particolare, lo stabilimento ucraino ha prodotto i propulsori per il 4° stadio del lanciatore italiano VEGA. Fino ad oggi sono avvenuti 11 lanci del razzo VEGA e tutti hanno avuto successo. Durante l’ultimo lancio, avvenuto l’8 novembre 2017, è stato portato nell’orbita un nuovo satellite per osservare la Terra. Tra i primati ucraini, ricordiamo che l’aereo più grande e potente del mondo è ucraino e si chiama An-225 “Mriya”: è lungo 84 metri ed è alto 18 metri. “La solida posizione delle autorità italiane nel G7, nell’UE e negli altri organismi internazionali rappresenta un ruolo importante nel raggiungere la pace nell’Est dell’Ucraina, per il ripristino dell’intero Paese. – Conclude l’Ambasciatore. - L’Ucraina continua ad essere interessata ad intensificare i rapporti con l’Italia nel commercio, negli investimenti, nella cultura e nell’arte ma anche nella scienza e nell’istruzione.”