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Economia
Ue: bilancio Eurozona, ecco la proposta franco-tedesca

Un bilancio autonomo della zona euro per promuovere la competitivita', la convergenza e la stabilizzazione negli Stati membri, a condizioni che rispettino le regole del Patto di Stabilita' e Crescita. E' questa, in sostanza, la "proposta sull'architettura di un bilancio dell'Eurozona nel quadro dell'Unione Europea" che e' stata messa sul tavolo da Francia e Germania all'Eurogruppo straordinario in corso oggi a Bruxelles per tentare di arrivare a un accordo entro il Consiglio europeo di dicembre.

"Gli Stati membri potrebbero ricevere sostegno dal bilancio della zona euro solo se perseguono politiche che siano in linea con i loro obblighi nell'ambito del coordinamento europeo della politica economica, incluse le regole fiscali", si legge nel testo. Tuttavia il documento di due pagine riconosce che esiste la necessita' di un bilancio autonomo della zona euro perche' i suoi Stati membri non hanno piu' a disposizione gli strumenti nazionali di politica monetaria e tassi di cambio: Un bilancio autonomo "e' giustificato dal punto di vista legale perche' c'e' la necessita' di un maggiore livello di convergenza e competitivita' all'interno della zona euro per assicurare la stabilita' dell'area euro nel suo insieme", si legge nel documento: "la serie di opzioni per gli Stati membri della zona euro per affrontare (i ritardi in termini di) convergenza e competitivita' sono piu' limitati, dal momento che non hanno a disposizione a livello nazionale degli strumenti di aggiustamento della politica monetaria e del tasso di cambio".

Inoltre, gli Stati membri della zona euro devono rispettare "obblighi piu' stringenti nel contesto del coordinamento della politica economica", si legge nel testo. "Un bilancio della zona euro sarebbe dunque fondato sulla necessita' specifica per l'area euro di un livello di convergenza e competitivita' piu' alto e per sostenere investimenti e riforme rilevanti".

Secondo la proposta franco-tedesca, il bilancio della zona euro e' destinato a "incoraggiare la convergenza e incentivare l'attuazione, di riforme in particolare attraverso il cofinanziamento di spesa pubblica che rafforzi la crescita, come investimenti, ricerca e sviluppo, innovazione e capitale umano. Inoltre, potrebbe anche giocare una funzione di stabilizzazione nella zona euro, in particolare per il fatto che gli investimenti sono inclini a essere tagliati in caso di pressione sulle finanze pubbliche nazionali".

Francia e Germania hanno individuato la base legale in diversi articoli del Trattato: il bilancio della zona euro dovrebbe "essere parte del bilancio dell'Ue", ma verrebbe finanziato con "entrate esterne prestabilite" compresa la possibilita' di allocare entrate fiscali come la tassa sulle transazione finanziarie. "Le entrate prestabilite consisterebbero di contributi regolari degli Stati membri della zona euro, raccolti e trasferiti al bilancio Ue sulla base di un accordo intergovernativo".

L'accordo intergovernativo dovrebbe fornire una metodologia per stabilire i contributi di ciascuno Stato membro, indicare il tetto massimo del bilancio della zona euro e definire una procedura di decisione sulle priorita' di spesa. Le linee guida sulle destinazione delle risorse dovrebbero essere indicate ogni anno dai capi di Stato e di governo all'Eurosummit. Toccherebbe invece alla Commissione approvare i programmi di spesa destinati ai singoli Stati membri. Il principale paletto e' la necessita' per i paesi di rispettare il Patto di Stabilita' e Crescita per ottenere i fondi dal bilancio della zona euro.

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