A- A+
Economia
UniCredit, longa manus di Renzi. Le tre opzioni degli azionisti

di Andrea Deugeni
twitter11
@andreadeugeni

Dal Governo hanno messo subito le mani avanti. Per bocca del viceministro dell'Economia Enrico Morando, Palazzo Chigi ha tenuto a far sapere che non metterà assolutamente becco nella difficile partita per trovare il successore di Federico Ghizzoni a capo della più internazionale delle banche italiane.

Solo formalmente e alla luce del sole, però. Dietro le quinte, invece, stando a quanto si vocifera sia nella City milanese che nel Palazzo, pare che la longa manus di Matteo Renzi si stia muovendo carsicamente attraverso l'interessamento alla vicenda dell'amico fraterno Marco Carrai, businessman legato a livello personale ad uno dei principali candidati alla poltrona di amministratore delegato della banca di Piazza Gae Aulenti. E cioè Marco Morelli, ex chief financial officer di Montepaschi ed ex responsabile della Banca dei Territori di Intesa-Sanpaolo, ora in forza a Bank of America-Merril Lynch. Un banchiere da far trionfare nella contesa fra i diversi candidati e che, si spiega in ambienti finanziari, consentirebbe al premier di occupare una buona fetta di quel vuoto di potere che si è venuto a creare  (ovviamente Intesa-Sanpaolo a parte, con il ruolo forte di Carlo Messina) nel sistema bancario tricolore dopo la riforma delle Popolari, istituti ancora in cerca di partner con cui convolare a nozze.

Secondo i rumors, a Palazzo Chigi sono ben consapevoli che mentre in Banca Intesa gli equilibri sono molto più delineati, in UniCredit invece c'è maggiore confusione: non ci sono, cioè, dei centri di potere forti, ma sono frazionati, scenario che rende molto difficile mettere d'accordo i quattro gruppi di azionisti (fondazioni, soci privati stabili, fondo Aabar e gli istituzionali). In questo quadro debole, si spiega, l'occasione è troppo ghiotta per Renzi per non riuscire a orientare il bilancino di modo che ai piani alti della torre UniCredit in piazza Gae Aulenti possa sedere nei prossimi mesi un banchiere amico.

Renzi sa che però per nella partita per trovare il successore di Ghizzoni i soci si confronteranno su tre possibilità per uscire dall'impasse e dare anche una risposta alla Bce di Mario Draghi che pare stia mostrando segni di impazienza per un ricambio non preparato nei minimi dettagli. La prima è quella istituzionale di Morelli, figura che pur non avendo un profilo forte, considerato lo  scenario attuale e le condizioni del momento, potrebbe mettere d'accordo tutti gli azionisti, speranzosi di trovare in Morelli un nuovo capoazienda non sordo ai loro desiderata.

La seconda soluzione, che è quella, si fa notare, che potrebbe alla fine avere più chance per l'interessamento e la convergenza di più poteri forti, è il passaggio di Alberto Nagel, attuale amministratore delegato di Mediobanca, da Piazzetta Cuccia a UniCredit. Opzione che, si vocifera, incontrerebbe ora (è la novità di questa fase), la volontà di alcuni soci della merchant bank che stanno lavorando affinchè questa opzione si verifichi dato che l'ex giovane banchiere di Mediobanca avrebbe esaurito la sua spinta propulsiva alla guida dell'istituto (le indiscrezioni derubricano poi a fantafinanza il capitolo fusione UniCredit-Mediobanca).

La terza opzione è quella dell'arrivo in piazza Gae Aulenti di un "banchiere collaudato". In Italia, si fa ancora notare, a parte Carlo Messina, ce ne sono soltanto due: uno è Victor Massiah, autentico fuoriclasse dal punto di vista professionale e tecnico ma che in passato ha avuto qualche intoppo con la magistratura per alcune vicende nella sua Ubi. Dopo Messina, pare che Massiah, si dice ancora, sia quello che ha una marcia in più, oltretutto con un ventaglio di relazioni internazionali importanti.

L'altro talento è Giampiero Maioli, amministratore delegato di Cariparma-Credit Agricole, banchiere dal carattere spigoloso, ma valido e che saprebbe rimettere in sesto UniCredit. Il problema di Maioli, si vocifera, è che non ha alcuna spinta a livello politico, anche se gode di buoni rapporti con gli altri banchieri italiani.

L'assegnazione dell'incarico il primo giugno a una società di head hunting (a quanto sembra Korn Ferry sarebbe in pole position) è lo step che permetterebbe di dare il via ad un processo istituzionale che si preannuncia un po' più lungo di quanto inizialmente preventivato, in modo da dare la possibilità al vicepresidente Luca Cordero di Montezemolo, l'unico in grado di farlo con accurati passaggi, di ricomporre il frazionato quadro di potere.

Come finirà? Un Palenzona azzoppato dalle vicende giudiziarie più incline ad accontentare Palazzo Chigi, si fa notare, potrebbe consentire al frammentato quadro di soci di chiudere il cerchio, convergendo su Morelli che, a differenza di Massiah, Maioli e Nagel, non è un uomo forte e che quindi, al di là dei rapporti con Renzi e Carrai, sarebbe più manovrabile e più compatibile con una situazione in cui gli azionisti (e la vicenda della scelta di Ghizzoni dopo Profumo è tutta lì a dimostrarlo) non vogliono arretrare di un millimetro. Sempre che altre logiche non ci si mettano di mezzo per approfittare della casella vuota in UniCredit e far fuori il Ceo di Mediobanca.

Tags:
renzi guarda da vicino le manovre in unicredit per trovare il nuovo amministratore delegato





in evidenza
Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"

Il video

Lilli Gruber: "Far l'amore con Berlusconi? Mi son persa qualcosa"


motori
Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

Lexus, la strada per la mobilità elettrica passa dalla tecnologia Plug-in

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.