UniCredit, modello Montepaschi per il rafforzamento. Rumors
Secondo le indiscrezioni, tra le varie opzioni di capital management allo studio del Ceo Mustier ci sarebbe la conversione dei bond cashes in capitale
Modello Monte dei Paschi di Siena per il rafforzamento patrimoniale di Unicredit, in cantiere all'interno del nuovo piano industriale che verra' illustrato a Londra il 13 dicembre. Secondo le indiscrezioni, tra le varie opzioni di capital management allo studio dell'amministratore delegato Jean-Pierre Mustier ci sarebbe la conversione dei bond cashes in capitale per ridurre la quota di equity da raccogliere sul mercato e in qualche modo coinvolgere le fondazioni.
Il fabbisogno di capitale al lordo delle operazioni straordinarie, concordato con la Bce, si attesta a 13 mld lordi: Mustier conta di abbassare la richiesta sul mercato sotto quota 10. Pur non avendo ancora dato mandati formali, la manovra di rafforzamento di Unicredit dovrebbe avere Morgan Stanley, Ubs e Credit Suisse in prima fila. Jp Morgan essendo impegnata nella ricapitalizzazione di Banche Mps, per motivo di conflitto, almeno in questa fase, dovrebbe restare nelle retrovie, salvo riemergere quando l'aumento di Siena dovesse andare in porto.
La complessa operazione di Unicredit, al pari di quella senese, dovrebbe prevedere un taglio dei costi, specie del personale, aumento dei ricavi, dismissioni: oltre al 30% di Fineco gia' collocato in due tranche, da cui sono stati raccolti 884 milioni con un beneficio patrimoniale di 20 punti base, sono in corso il processo di vendita di Pioneer con quattro pretendenti in dirittura d'arrivo e il negoziato in esclusiva con l'assicurazione statale polacca Pzu sulla maggioranza di Bank Pekao. Quest'ultima trattativa, però, avrebbe avuto un colpo di freno negli ultimi giorni.