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Economia
UniCredit, Mustier via il 10 febbraio. Orcel transerà con il Sch a 60 milioni

La firma al bilancio del 2020 che dovrebbe chiudersi con una perdita di oltre due miliardi di euro per svalutazioni sui crediti deteriorati e altri oneri, la conference call con gli analisti finanziari e poi Jean Pierre Mustier lascerà UniCredit, anche se da Piazza Gae Aulenti questa sera hanno comunicato che il banchiere di Chamalières resterà in carica fino all’assemblea del 15 aprile, quando cioè i soci approveranno la composizione del nuovo consiglio di amministrazione e il board poi confermerà la nomina del successore.

Orcel British Banking Standards 2013
Andrea Orcel

Secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, l’era Orcel dunque in UniCredit inizierà il 10 febbraio, giorno in cui il board licenzierà i conti del gruppo con l’ultima trimestrale. Era in cui il banchiere romano ex Ubs dovrà subito dare risposte al dossier Montepaschi, anche perché, fa notare chi segue da vicino la difficile privatizzazione dell’istituto senese, il Tesoro deve avere il massimo tempo a disposizione per studiare way-out alternative e portarle a compimento nel caso in cui il nuovo Ceo di UniCredit accantoni definitivamente l'incorporazione di Rocca Salimbeni nel perimetro dell'unica Sifi (Systemically important financial institutions) italiana. In Via XX Settembre hanno ancora vivo il ricordo del fallimento dell’operazione Mps targata JP Morgan. 

Intanto, mentre il mercato attende di capire quali saranno le prime decisioni che il neo amministratore delegato prenderà e quale sarà il volto della nuova UniCredit alle prese con la sfida della gestione commerciale, fioccano le indiscrezioni sull’epilogo della causa milionaria che il futuro Ceo di Piazza Gae Aulenti ha con il colosso del credito spagnolo Santander Central Hispano.

Nel 2019, dopo aver lasciato a fine 2018 il corporate&investment banking del big svizzero con in mano l'offerta di assunzione siglata da Madrid il 25 settembre dello stesso anno, con la promessa della futura nomina a Ceo del Santander, committente di molte operazioni di M&A e che poi ha fatto dietrofront per un violentissimo scontro sulla retribuzione in cui il banchiere romano aveva chiesto 50 milioni, Orcel ha chiesto i danni per 112 milioni di euro. 

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Il presidente del Santander Ana Botin

La causa con il gruppo di Ana Botin (nella foto a sinistra) è ancora in corso e la prossima udienza è fissata per il 10 marzo. L’istituto iberico era arrivato a offrire al banchiere solo 17 milioni, ma è probabile che la transazione dia luogo a una cifra circa a metà strada fra le due posizioni, e cioè intorno ai 60 milioni di euro. Secondo quanto rivelato dalla Reuters, infatti, Orcel, diventando Ceo di UniCredit, è disposto a negoziare un accordo per chiudere la vicenda.

La parte della causa riguardante l'adempimento del contratto dovrebbe essere revocata e, secondo quanto ha spiegato all’agenzia una fonte, il successore di Mustier chiederà comunque il risarcimento di 17 milioni di euro di bonus e "fino a 35" milioni di un pacchetto del valore di 55 milioni di euro che avrebbe dovuto ricevere in futuro dal suo datore di lavoro dell'epoca, Ubs, e circa il totale di due anni di retribuzione fissa a Santander, stimato intorno ai 10 milioni di euro.

@andreadeugeni

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