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Economia
Unicredit, Orcel mette nel mirino l'M&A nel centro-est Europa
Andrea Orcel

Unicredit, Orcel vuole fare shoping in centro-est Europa

La strategia di Unicredit per il futuro si orienta chiaramente verso l'Europa Centrale e Orientale, come confermato dall'AD Andrea Orcel in una recente intervista. Il banchiere ha sottolineato che uno degli errori comuni delle banche è concentrarsi esclusivamente sulle dimensioni, rischiando così di assumere eccessivi rischi finanziari. L'obiettivo di Unicredit è, invece, preservare il capitale e generare profitti ottimizzando gli asset.

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Orcel ha affermato che, nonostante la banca stia valutando acquisizioni, sarà selettiva e agirà solo se le condizioni saranno favorevoli. Alcune banche sono riluttanti a fare affari, mentre altre hanno prezzi troppo alti, e Unicredit intende evitare situazioni non convenienti mantenendo disciplina nelle sue decisioni strategiche. L'alternativa, nel caso in cui le opportunità di acquisizione non siano ideali, è rappresentata dall'acquisto di azioni proprie, un'opzione che la banca sta già attuando. Nel contesto delle operazioni internazionali, Unicredit sta guardando con interesse all'Europa Centrale e Orientale, con un particolare focus su paesi come la Polonia. Tuttavia, Orcel si mostra meno convinto riguardo a mercati più consolidati come Italia, Germania e Austria, definendoli "più difficili" e con "prezzi troppo alti".

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La banca ha già intrapreso un processo di riorganizzazione in Germania, annunciando un cambio nella forma giuridica della sua principale controllata nel Nord Europa da società per azioni (AG) a società a responsabilità limitata (GmbH). Orcel spiega che questo cambio renderà i processi più trasparenti e veloci, creando coerenza nelle operazioni di tutte le filiali, comprese quelle italiane.

La decisione di Unicredit di focalizzarsi sull'Europa Centrale e Orientale potrebbe essere vista come una mossa strategica per sfruttare le opportunità di crescita in quest'area, considerata meno saturata rispetto ai mercati più consolidati. L'AD ha anche espresso fiducia nella resilienza dell'economia tedesca, ribadendo che la Germania non è il malato d'Europa e che ha solidi fondamentali economici.

La banca sembra ben posizionata per affrontare le sfide future, e la sua flessibilità strategica potrebbe essere un elemento chiave per sfruttare le opportunità emergenti nei mercati internazionali. La situazione in evoluzione merita sicuramente un'attenzione costante mentre Unicredit naviga attraverso le dinamiche mutevoli del settore bancario europeo.

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