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Economia
Unicredit scende sotto il 20% di "Fino". Dividend payout dal 20% al 30%

Unicredit: scende sotto il 20% di "Fino"

UniCredit ha annunciato "un passaggio cruciale" del piano di riduzione della propria posizione nel portafoglio Fino al di sotto del 20 per cento. Questo obiettivo e' stato comunicato dal Gruppo per la prima volta durante il Capital Markets Day 2016. Il portafoglio Fino, si legge in una nota, originariamente ammontava a 17,7 miliardi di euro di crediti lordi in sofferenza al 30 giugno 2016, diminuiti a circa 16,2 miliardi di euro al 30 giugno 2017.

"Al momento del trasferimento del portafoglio Fino ai veicoli di cartolarizzazione, UniCredit ha mantenuto una partecipazione del 49,9 per cento nei titoli emessi dai veicoli di cartolarizzazione. Rispetto al valore contabile originario del portafoglio, pari a 17,7 miliardi di euro, i veicoli di "Fortress" (Fino 1 Securitization Srl e Fino 2 Securitization Srl) corrispondevano a 14,4 miliardi di euro, mentre quello di "PIMCO" (ONIF Srl) ammontava a 3,3 miliardi di euro".

 Il Gruppo Generali, prosegue la nota, "a seguito di un processo competitivo e di un'approfondita due diligence, ha acquistato da UniCredit il 30 percento dei Titoli emessi da Onif. Questa parte del portafoglio aveva in origine un valore contabile lordo di 990 milioni di euro e corrispondeva ad una parte del 49,9 per cento detenuta da UniCredit. Il prezzo e' stato in linea con quello della cessione della Fase I e, in quanto tale, il corrispettivo pagato da Generali e' solo una frazione del valore contabile lordo originario. Questa transazione si e' conclusa il 7 dicembre 2017".
   UniCredit ha inoltre stipulato un accordo definitivo vincolante con fondi gestiti da King Street Capital Management L.P. per la cessione di una parte della sua esposizione trattenuta in Titoli di Classe B, C e D emessi dai veicoli Fino 1 Securitisation Srl e Fino 2 Securitisation Srl. Anche il Gruppo Fortress partecipera' alla transazione.

Ci si attende il regolamento dell'operazione nel mese di gennaio 2018. "Come gia' annunciato lo scorso 23 novembre, - prosegue la nota - UniCredit ha presentato una richiesta per ottenere la Garanzia sulle Cartolarizzazioni delle Sofferenze (GaCS) sulla tranche piu' senior dei Titoli emessi dal veicolo Fino 1 Securitisation Srl, che beneficia del rating piu' alto assegnato finora in Italia nel contesto della cartolarizzazione con GaCS. A questo portafoglio sono stati assegnati i rating di A2 di Moody's e BBB (high) di DBRS. La richiesta e' ora in fase di valutazione da parte delle autorita' competenti. La tranche senior garantita di FINO 1 Securitisation Srl supportera' la creazione di un mercato liquido di ABS relative ad esposizioni di crediti italiani in sofferenza, in quanto sara' la prima tranche di questo tipo che verra' offerta agli investitori. E' stato nominato un gruppo di banche per facilitare il collocamento dei titoli senior. Nell'ambito di questo processo, lo scorso 11 dicembre, UniCredit ha notificato alla BCE l'intenzione di applicare il "Significant Risk Transfer" sulle tre cartolarizzazioni, attendendosi un impatto netto positivo sul CET1 ratio di circa 10 pb come menzionato nel comunicato stampa del 17 luglio 2017".

Unicredit: piano 2019 in linea attese, ridurra' Npl per 4 mld

"Il piano Transform 2019 di UniCredit e' pienamente in linea con le attese e sta generando i primi risultati positivi supportati da dinamiche commerciali rinnovate in tutto il Gruppo". Lo afferma Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit. "Confermiamo - aggiunge - tutti i nostri obiettivi chiave iniziali, in particolare l'obiettivo di un RoTE maggiore del 9 per cento, con un ulteriore miglioramento del nostro profilo di rischio e la riduzione del target dei crediti deteriorati lordi di Gruppo di ulteriori 4,0 miliardi".

Riguardo ai crediti deteriorati Unicredit spiega che dopo il Capital Markets Day del 2016 la banca "ha continuamente attuato interventi per migliorare la qualita' dell'attivo e progredire con l'attivita' di de-risking del bilancio. A luglio 2017 e' stata conclusa con successo la fase 1 del progetto Fino, raggiungendo tutti gli obiettivi. In data 12 dicembre, UniCredit ha annunciato la firma di accordi vincolanti per ridurre la sua quota in Fino al di sotto del 20 per cento ad un prezzo lievemente piu' alto rispetto alla fase 1 tenuto conto della struttura dell'accordo. Ci si aspetta che il completamento della fase 2 si concluda nel primo trimestre del 2018".

"I crediti deteriorati lordi di Gruppo si ridurranno di ulteriori 4,0 miliardi di euro entro la fine del 2019, con un target di crediti deteriorati lordi della Non Core in riduzione da 19,2 miliardi a 17,2 nel 2019. Il completo rundown del portafoglio Non Core che avverra' entro la fine del 2025 e' completamente autofinanziato. Oltre alle azioni sopra elencate, negli ultimi dodici mesi, UniCredit ha messo in atto una strategia di gestione del rischio piu' rigorosa e piu' severi processi di erogazione, con miglioramenti significativi negli indicatori di qualita' dell'attivo del Gruppo, quali la diminuzione dei tassi di default dall'1,6 per cento all'1,3 per cento".

Inoltre l'obiettivo di RoTE complessivo maggiore del 9 per cento e il target dei ricavi a 20,6 miliardi entro la fine del 2019 sono confermati. La composizione dei ricavi e' stata tuttavia modificata, con un aumento di 0,1 miliardi delle commissioni attese, che si attestano a 7,1 miliardi grazie ad una maggiore raccolta gestita (AuM) e a sostenute commissioni da servizi transazionali. "L'aumento delle commissioni - conclude la banca - compensa una riduzione di 0,1 miliardi del margine di interesse che si attestera' a 11,0 miliardi entro la fine del 2019. Tale calo e' guidato da tassi di interesse ridotti per un tempo piu' prolungato rispetto alle attese e da una crescita dei crediti meno dinamica, in parte compensate da un minore costo del funding".

Unicredit: Mustier, incrementiamo dividendo 2019 al 30%

"Abbiamo deciso di incrementare il nostro dividendo per l'esercizio 2019 al 30 per cento, mantenendo nel contempo il nostro target di CET1 ratio6 ad un livello maggiore del 12,5 per cento. Oggi annunciamo anche il rundown completo e autofinanziato del nostro portafoglio di crediti deteriorati della Non Core entro la fine del 2025". Lo afferma Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di UniCredit, nella nota di aggiornamento del piano industriale.

 Il requisito di capitale di Pillar 2 dello Srep, prosegue Mustier, "e' diminuito di 50 punti base a 200 punti base, un chiaro riconoscimento dei progressi realizzati nel nostro piano, permettendo di raggiungere un margine di oltre 250 punti base rispetto al livello di CET1 MDA dopo il 2019. Inoltre abbiamo deciso di fornire al mercato una visione completa e trasparente di quella che riteniamo sara' l'evoluzione del panorama regolamentare e del suo impatto su UniCredit fino al 2019 e oltre".
   Sulla base della nostra "solida posizione di capitale, abbiamo scelto di anticipare l'implementazione di alcune delle linee guida annunciate recentemente dall'Autorita' Bancaria Europea (EBA). Grazie alla nostra costante e positiva generazione organica di capitale, l'impatto regolamentare atteso oltre il 2019 sara' incorporato lasciando invariato il nostro obiettivo di CET1 ratio ad un livello maggiore del 12,5 per cento. Appena avremo conferma degli effetti di tali impatti regolamentari, aumenteremo il target di dividend payout dal 30 per cento fino al 50 per cento", aggiunge l'ad. Transform 2019, conclude, "costituisce la base di una strategia di lungo termine, che guarda al futuro per cogliere opportunita' e trarre vantaggio dal cambiamento nel panorama bancario e nel comportamento dei clienti. Grazie all'impegno di tutti i colleghi in UniCredit, siamo convinti di raggiungere i nostri obiettivi di Transform 2019, contribuendo insieme a rendere UniCredit una banca paneuropea vincente".

Unicredit: organico e chiusura filiali in anticipo su piano

L'obiettivo di costi al 2019 di 10,6 miliardi "e' confermato, la riduzione dell'organico e la chiusura delle filiali sono ad uno stadio piu' avanzato rispetto a quanto previsto dal piano": lo rende noto Unicredit nell'aggiornamento del piano industriale.

Nello specifico dalla fine del 2015 il Gruppo ha: completato il 51 per cento delle riduzioni dell'organico previste, con un ulteriore 9 per cento concordato nel quarto trimestre del 2017; chiuso 557 filiali in Europa occidentale nei primi nove mesi dell'anno. La successiva chiusura di ulteriori filiali ha portato al raggiungimento del 72 per cento del target previsto; ottenuto ulteriori risparmi del personale in tutto il business, che hanno consentito ulteriori investimenti per la trasformazione dell'infrastruttura informatica di base e delle competenze digitali del Gruppo. Negli ultimi dodici mesi inoltre, i sistemi informatici del Gruppo sono stati semplificati in modo significativo grazie allo dismissione di 830 applicazioni, pari al 75 per cento del target 2019. Nel 2018 e nel 2019 e' prevista l'introduzione di nuove applicazioni per sostenere lo sviluppo del business e per il personale. Nello stesso periodo il Gruppo ha lanciato una nuova piattaforma multicanale che ottimizza e semplifica l'online e il mobile banking. UniCredit e' diventata inoltre la prima banca in Italia a lanciare con successo i pagamenti tramite Apple Pay e Alipay, conclude la nota.

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