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Economia
Vertice clima, Macron: "Stiamo perdendo la battaglia"

"Vietato sbagliare". Il presidente francese Emmanuel Macron apre il vertice One Planet Summit a Parigi con una tirata di orecchie. "Per salvare il clima ogni attore della società deve impegnarsi ogni giorno. - incalza l'inquilino dell'Eliseo - Oggi si gioca una nuova tappa della nostra lotta collettiva (...), ma stiamo perdendo la battaglia". Con l'uscita degli Usa, l'accordo siglato nel 2015 alla Cop21 di Parigi "è più fragile" e "non andiamo abbastanza veloci", ha avvertito Macron chiedendo dunque all'auditorium stracolmo della Seine Musicale un sussulto a favore della salvaguardia dell'ambiente.

Abbandono dei combustibili fossili, pressioni sulle aziende per "rendere verde" la loro attività, stipula di nuovi accordi: questi i temi sul tavolo internazionale che dovrebbe sancire l'impegno degli stakeholder economici e finanziari contro il riscaldamento globale.

La banca mondiale ha fatto sapere che smetterà di finanziare a partire dal 2019 qualsiasi progetto di esplorazione e sfruttamento di petrolio e gas. È La prima banca multilaterale a impegnarsi in questo senso. Nel 2016, il finanziamento nel settore petrolifero e del gas ha rappresentato quasi 1,6 miliardi di dollari, meno del 5% del totale dei fondi concessi nello stesso anno. Inoltre, dal 2018, l'istituzione pubblicherà annualmente le emissioni di gas serra dei progetti che finanzia nei settori più inquinanti, come quello energetico.

Duecentotrentasette aziende hanno deciso di accogliere le raccomandazioni di un gruppo di lavoro del G20 per la considerazione del rischio climatico nelle loro attività; tra queste 20 delle maggiori banche del mondo e l'80% dei gestori patrimoniali, come Hsbc o l'assicuratore Axa. Tutti si impegnano a pubblicare "non solo la loro strategia per gestire i rischi (climatici) ma anche a cogliere le opportunità" offerte dalla lotta contro il riscaldamento globale.

Una chance per fare sì che cento delle società più inquinanti come gas serra migliorino la loro governance in merito ai cambiamenti climatici, riducano le loro emissioni e migliorino la pubblicazione delle loro informazioni finanziarie sul clima.

L'elenco delle 100 aziende oggetto di questa iniziativa, denominato "Climateaction 100+", comprende i principali gruppi petroliferi e del gas (tra cui Bp, Chevron, Carbone India), i soggetti del settore dei trasporti (Airbus, Ford, Volkswagen e altri) e gruppi minerari e siderurgici (Arcelormittal, Bhp Billiton, Glencore). In termini concreti, per cinque anni questi 225 investitori, che rappresentano 26.300 miliardi di dollari di attivi di gestione, monitoreranno da vicino queste aziende. Se faranno progressi sufficienti, potranno essere rimossi dalla lista.

"Siamo fra i Paesi al mondo che hanno il mix energetico più equilibrato", ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti a margine della conferenza in corso all'Ile Séguin di Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi. "Noi qui portiamo grandi risultati", ha ricordato Galletti, evocando la "strategia energetica nazionale" adottata dall'Italia che prevede "in modo molto esplicito di uscire dal carbone definitivamente nel 2025".

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