Vivendi fa acqua e attacca Mediaset: "Dati Premium gonfiati artificialmente"
Utile netto di 911 milioni di euro nel primo semestre 2016 per il gruppo Vivendi, in netto calo rispetto al 2015. Attacco a Mediaset: "Dati di Premium gonfiati"
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Utile netto di 911 milioni di euro nel primo semestre 2016 per il gruppo Vivendi, in netto calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 1,119 miliardi, che aveva pero' beneficiato di una plusvalenza di 1,206 miliardi di euro per la cessione di Gvt. Il fatturato e' calato dello 0,9%, a tassi di cambio e perimetro costanti, a 5,044 miliardi di euro, "sostenuto dall'importante progressione dei ricavi legati agli abbonamenti e allo streaming di Universal", precisa la societa', "e dalle attivita' fuori dalla Francia del gruppo Canal+. Su quest'ultimo fronte, il primo semestre del 2016 ha sancito il sorpasso del numero di abbonati Canal+ fuori dalla Francia (5,727 milioni) su quelli nazionali (5,455 milioni).
LO SCONTRO CON MEDIASET
La Commissione europea "in ogni caso" non avrebbe dato il via libera all'accordo tra Mediaset e Vivendi entro il 30 settembre, per cui a quella data "il contratto sarebbe comunque decaduto". sostiene Vivendi nella nota con la quale ha diffuso i conti del semestre. "Mediaset e Finvest hanno lanciato attacchi mediatici dannosi per gli interessi e l'immagine di Vivendi", prosegue la nota. Non solo. Vivendi, si legge nella nota con la quale e' stata diffusa la semestrale, ripercorre il percorso che ha portato all'attuale situazione con Mediaset, dal contratto siglato l'8 aprile, "successivamente soggetto alla due diligence condotta da Deloitte, come previsto dall'accordo". Ebbene, da questa analisti, e' emerso chiaramente che i dati mostrati prima della sigla degli accordi "non erano realistici ed erano stati gonfiati artificialmente".