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Economia
Vodafone, Colao lascia. Dal primo ottobre, arriva Read

Vittorio Colao lascia la guida di Vodafone. Lo annuncia il gruppo in una nota spiegando che sarà sostituito a partire dal primo ottobre da Nick Read attuale direttore finanziario. Mentre dal 27 luglio, giorno del meeting annuale del gruppo, Margherita Della Valle, un'altra italiana che entrerà a far parte delle posizioni apicali del colosso britannico delle telecomunicazioni, sostituirà Read come direttore finanziario ed entrerà nel board. Read e' stato nominato Cfo ed e' entrato nel board di Vodafone nel 2014, dopo aver ricoperto l'incarico di Ceo di Vodafone in Africa, Medio Oriente e Asia-Pacificio. 

vodafone
 

Colao "è stato nominato Ceo del gruppo nel luglio del 2008 trasformando la compagnia da un operatore focalizzato sul mobile 2G e 3G a una delle maggiori compagnie a livello mondiale a guidare la convergenza con una diversificazione che include la più grande rete mobile e fissa di ultima generazione in Europa", spiega in una nota Vodafone.

Vodafone, presente in oltre 20 Paesi e seconda sola a China Mobile in 
termini di abbonati, ha speso circa 20 miliardi di dollari nel 2013 e 2014 
per acquisire grandi operatori via cavo in Europa, come la tedesca Kabel  Deutschland per 7,7 miliardi di euro. Nel 2014 ha venduto il suo 45% in Verizon Wireless a Verizon Communications per 130 miliardi e ha restituito 84 miliardi di dollari agli azionisti, un record nella storia societaria moderna. 

E' stato il manager italiano, bocconiano ex McKinsey con una carriera iniziata in Morgan Stanley e in Omnitel e che in passato è stato a capo anche di Rcs, a portare Vodafone fuori dagli Stati Uniti e a fondere le sue attività con l'indiana Idea Cellular. Proprio pochi giorni da Vodafone ha annunciato l'acquisto delle attivita' televisive e i cavi in fibra ottica di Liberty Global in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania.

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Si tratta della maggiore acquisizione di Vodafone dal 2000 quando rilevo' Mannesmann in Germania. E' anche la piu' grande operazione in Europa nel mondo delle telecomunicazioni da un decennio a questa parte. Liberty Global (societa' di televisione e telecomunicazione americana del magnate John Malone, con sede a Denver ma quotata sulla borsa di Londra) vendera' a Vodafone le proprie attivita' in Germania, Ungheria, Romania e Repubblica Ceca. L'accordo non include i business di Liberty nel Regno Unito e Irlanda, che sono in diretta competizione con quelli di Vodafone.

Il deal garantirà a Liberty Global 10,6 miliardi euro in contanti, ma potrebbe andare incontro a una lunga revisione da parte delle autorità antitrust dell'Ue. Qualora dovesse essere completato senza problemi, il merger creerebbe un colosso dell'industria, che venderà i pacchetti "quad-play", ovvero servizi via cavo, internet, wireless e di telefonia fissa, tutti in una singola fattura. La transazione potrebbe, però, dover affrontare anche l'opposizione della tedesca Deutsche Telekom, preoccupata del troppo potere che il deal potrebbe dare a Vodafone sul mercato televisivo della Germania.

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Uno degli asset principali dell'accordo e', infatti, Unitymedia, la filiale tedesca via cavo di Liberty Global, che Vodafone potrebbe combinare con Kabel Deutschland, rilevata dall'operatore britannico nel 2013, creando in questo modo un operatore nazionale convergente fisso-mobile in Germania in grado di competere con Deutsche Telekom. Allo stato attuale la rete via cavo di Vodafone in Germania copre 13 dei 16 Lander tedeschi, ma la copertura diventerebbe totale con il deal, perche' la rete di Unitymedia e' presente nei tre rimanenti Lander del Paese.

Negli ultimi anni, Vodafone e Liberty hanno cercato di avviare delle trattative per un merger, senza tuttavia riuscire ad accordarsi sul prezzo. La differenza, questa volta, secondo quanto dichiarato dal Ceo di Liberty Global, Mike Fries, e' che si e' riusciti a concordare la cifra giusta. Fries si aspetta che i regolatori Ue approveranno il deal, che dovrebbe essere concluso entro la seconda meta' del 2019. Il gruppo inglese ha reso noto al mercato che finanziera' l'acquisizione con liquidita', nuovo debito e obbligazioni convertibili. Vodafone paga una cifra complessiva 11,5 volte superiore al flusso di cassa operativo delle attivita' via cavo di Liberty.

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Colao, il cui annuncio e' arrivato a sorpresa, lascia Vodafone con conti in ordine anche se i ricavi annuali sono calati (bene invece quelli da servizi) del 2,2% a 46,57 miliardi di euro.

I dati del quarto trimestre, pubblicati stamane, evidenziano guadagni dalle attivita' proprie (core) in aumento dell'11,8% a 14,7 miliardi di euro, meglio della guidance che indicava "intorno a un +10%" e sopra le previsioni degli analisti che fissavano il risultato a 14,6 miliardi.

Nell'intero anno fiscale, il gruppo  ha registrato un utile netto consolidato di 2,4 miliardi di euro a fronte di una perdita di 6,3 miliardi un anno prima. Alla prossima assemblea sarà proposta la distribuzione di un dividendo pari a 10,23 centesimi per azione, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. Per il 2019, il gruppo prevede una crescita degli utili core rettificata tra l'1 e il 5% (dopo il +11,8% di quest'anno, sopra la guidance della compagnia del 10%), una stima che probabilmente dopo l'ultimo risultato ha deluso un po' il mercato e contribuito a determinare l'andamento particolarmente negativo del titolo oggi. Previsto, infine, un flusso di cassa prima dei costi di almeno 5,2 miliardi di euro, in lieve calo rispetto al 2018 di 5,4 miliardi di euro. 

Alla Borsa di Londra dove il titolo aveva già chiuso in rosso ieri, la notizia dell'uscita di Colao è stata accolta in maniera negativa. Al suono della campanella le azioni Vodafone sono scivolate in rosso, lasciando sul terreno oltre tre e punti e mezzo percentuali sotto i 200 pence. E' dall'inizio dell'anno, però, che il bilancio del titolo è in rosso: -12% circa. 

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