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Economia
Volkswagen, disastro Dieselgate alle spalle. Pechino traina le vendite

Il Dieselgate doveva rappresentare un disastro, una debacle, un armageddon per Volkswagen. A distanza di poco piu' di un anno, i dati delle vendite del gruppo automobilistico tedesco mostrano una realta' bene diversa e tutta la forza di un gruppo che gia' nei mesi scorsi avevano dimostrato tutta la sua capacita' di resistenza alla peggior crisi dei suoi quasi 80 anni di storia. Il gcolosso auto tedesco ha registrato a settembre una crescita delle vendite in tutto il mondo del 7,1% anno su anno a 947.600 veicoli spingendo cosi' il dato del progressivo annuo a rivedere il segno piu'. Se infatti i dati dei primi otto mesi dell'anno mostravano un calo dello 0,2%, le vendite del periodo gennaio-settembre risultano in espansione del 2,4% a 7.609.400 unita'.

"Tutti i marchi automobilistici hanno registrato performance commerciali positive per il periodo gennaio-settembre. Mentre la situazione in Brasile rimane particolarmente grave, c'e stata una significativa crescita sul mercato cinese e anche un positivo sviluppo della domanda in Europa", ha commentato il responsabile vendite Fred Kappler. Infatti le vendite nel Vecchio Continente sono risultate in crescita il mese scorso del 2,9% grazie soprattutto alle performance di Skoda nei Paesi dell'Europa centrale ed orientale, mentre il Nord America per effetto di un -9,1% in Usa, ha visto un calo del 3,8% a causa della decisione di fermare le vendite di diversi modelli diesel in scia alle conseguenze dello scandalo per la manipolazione delle emissioni inquinanti.

Malissimo il Sud America con un crollo del 34,2% frutto della persistente crisi del mercato brasiliano dove Vw ha perso il 48,2%. "L'aumento delle vendite ci rende ottimisti sulla nostra capacità di affrontare le imminenti sfide. Rafforzare la fiducia dei nostri clienti sui nostri prodotti rimane la priorità assoluta", ha comunque fatto presente Kappler facendo proprio riferimento ai danni di immagine scatenati dal Dieselgate. Volkswagen, capace alla fine del primo semestre di conquistare la vetta della classifica dei maggiori produttori mondiali scalzando Toyota, ha finora beneficiato delle positive performance di marchi come Audi, Porsche e Skoda meno influenzati dalle ripercussioni dello scandalo ma ora anche il suo brand omonimo sta iniziando a lanciare segnali di ripresa.

Il marchio dai maggiori volumi del gruppo di Wolfsburg ha infatti messo a segno lo scorso mese una crescita delle vendite in tutto il mondo del 6,7% anno su anno a 547.700 unità per un cumulato annuo in progresso dello 0,6% a 4.374.900. "Grazie alle forti performance in Cina, le vendite di Volkswagen a settembre sono state notevolmente superiori a quelle dello scorso anno. Conseguentemente le nostre vendite per il periodo gennaio-settembre hanno superato il livello del 2015", ha commentato il responsabile commerciale del brand Juergen Stackmann.

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