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Economia
Voucher, ok in Commissione. Passano con i voti di FI e Lega

Voucher, il Centrosinistra perde i pezzi in Commissione. I tre deputati Pd vicini ad Andrea Orlando in commissione Bilancio, Antonio Misiani, Susanna Cenni e Carlo Dell'Arringa, non hanno partecipato al voto sugli strumenti che sostituiscono i voucher, mentre i commissari di Mdp hano votato contro così come i rappresentanti di Sinistra italiana e Movimento 5 Stelle. A favore ha votato il resto del Pd in commissione con Ap, Ala-Sc, Forza Italia e la Lega.

anna finocchiaro ape (1)
 

La proposta è passata con 19 sì e 6 no. Il voto contrario di Mdp era stato annunciato da Arturo Scotto che aveva ribadito il giudizio negativo sulla proposta di introdurre Libretti Famiglia per i lavoretti domestici ma anche il contratto di lavoro occasionale per le imprese. "Se il governo è intenzionato a ripristinare uno strumento giuridico che facilita la precarizzazione del mondo del lavoro lo deve dire chiaramente perché su questo punto non ci possono essere compromessi di nessuna sorta - ha poi spiegato la deputata Eleonora Cimbro - . I voucher erano stati aboliti e farli uscire dalla porta per farli rientrare dalla finestra non è stata una mossa intelligente da parte del governo. Mi auguro che queste ore possano portare consiglio a chi sta pensando di introdurre nuovamente questo provvedimento che va a discapito del lavoro, dei lavoratori e della tenuta di questo esecutivo".

Prima del voto Angela Finocchiaro, la ministra dei rapporti con il Parlamento, aveva fatto il punto sull'ultima versione dell'emendamento alla manovra presentato dal Pd, cercando di domare la polemica accesa due giorni fa.  "I voucher sono stati cancellati con un decreto-legge di questo Governo e non torneranno. Chi sostiene il contrario, non dice la verità. Con la conseguenza aggravante a suo carico di voler lasciare nell'illegalità quelle tante piccole prestazioni di lavoro occasionale di modesta entità economica, che oggi non trovano alcuna tutela nel nostro ordinamento", aveva spiegato Finocchiaro. "Governo e Pd - ha aggiunto - vogliono regolare i lavori occasionali tutelando i soggetti coinvolti".

VOUCHER, ECCO COME FUNZIONANO I NUOVI BUONI LAVORO

Le misure. La riformulazione ricalca il testo circolato ieri, apportando alcune piccole modifche, a partire dalla cancellazione dell'acronoimo PrestO (Prestazione Occasionale). L'impianto generale prevede quindi la creazione di due nuovi strumenti: il Libretto Famiglia e il Contratto di Prestazione Occasionale. Il primo è destinato a coprire prestazioni occasionali per piccoli lavori domestici come pulizia, manutenzione. Ma anche servizi di baby-sitting, nidi privati e pubblici, assistenza a bambini, anziani, ammalati, disabili e per lezioni private. Ogni 'assegno' del libretto è da 10 euro. A carico del datore di lavoro i contributi alla gestione separata, il premio dell'assicurazione e gli oneri gestionali per un totale di circa due euro. Due quindi le differenze sostanziali rispetto ai vecchi voiucher: l'importo netto che finirà in tasca al lavoratore sarà di 10 euro e non più di 7,5, e il datore acquisterà il libretto prefinanziandolo, come una sorta di tessera ricaricabile.

Diverso invece il caso del contratto di prestazione occasionale, che sarà un istituto contrattuale vero e proprio, attivato e gestito telematicamente con un compenso minimo orario di 9 euro. "Soprattutto - ha sottolineato la ministra Finocchiaro - a tutti i lavoratori occasionali è riconosciuto il diritto a un compenso orario minimo, al riposo giornaliero, alle pause ed ai riposi settimanali, alla tutela della salute e alla sicurezza, nonché il diritto alla contribuzione previdenziale alla gestione separata Inps (33%) e a quella assicurativa Inail (3,5%)". Escluse dall'utilizzo di quest tipo di contratto, come nella formulazione originale, saranno le imprese dell'edilizia, delle miniere e quelle che eseguono appalti di opere e servizi. Per il settore dell'agricoltura, il contratto di prestazione occasionale potrà essere utilizzato solo per pensionati, studenti e disoccupati. Oltre le 280 ore l'anno di prestazioni infine, il rapporto di lavoro, si trasformerà in un tempo pieno e determinato. Per entrambi gli istituti viene fissato un limite massimo di 5000 euro come tetto massimo di compensi e 2500 euro da ogni singolo datore di lavoro, con un massimo di 4 ore continuative al giorno per prestazione.

 

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