WePLAN tra i protagonisti del successo Olimpico di Milano e Cortina 2026
È già trascorsa una settimana dall’assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026 a Milano e Cortina e l’entusiasmo è ancora alle stelle. C’è grande euforia nel team di candidatura per l’importante traguardo raggiunto e altrettanta consapevolezza che adesso bisogna avviare le attività per organizzare una grande edizione dei Giochi come meritano il Capoluogo lombardo e la Perla delle Dolomiti. WePLAN, società di consulenza specializzata in candidature e organizzazione di grandi eventi fondata da Giorgio Re e Roberto Daneo (già direttore a Milano della candidatura Expo 2015), è orgogliosa di aver preso parte a questa eccezionale avventura.
“Siamo fieri di aver coordinato l’elaborazione di un dossier che, dopo aver riscosso gli apprezzamenti della commissione tecnica di valutazione, si é dimostrato vincente anche agli occhi dei membri CIO che oggi si sono espressi a favore del progetto”, questo il commento di Roberto Daneo. La vittoria a cinque cerchi si aggiunge a un elenco di candidature vincenti a cui WePLAN ha contribuito negli ultimi anni: da Expo Milano 2015 a Expo Dubai 2020, fino alla Ryder Cup di Roma 2022. “Un successo che non sarebbe stato possibile senza la lungimiranza del Presidente Malagò e senza l’impegno delle istituzioni che a tutti i livelli hanno dato il massimo durante l’intero percorso di candidatura”, prosegue Daneo.
Nelle competizione di questo tipo, gli ingredienti per la vittoria sono molteplici, “come in ogni candidatura, avere un buon dossier è una condizione necessaria per partecipare alla corsa, ma non sufficiente per vincerla. È fantastico aver contribuito alla realizzazione di un progetto credibile e serio che non ha prestato il fianco a critiche da parte degli avversari”, aggiunge Re per poi concludere “guardando al nostro track-record ci dicono che portiamo bene, ma i successi ottenuti ci insegnano che solo con un approccio rigoroso nella costruzione dei progetti di candidatura si tende a massimizzare l’appetibilità internazionale dei nostri progetti”.
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