Gli americani contro il Festival italiano della canzone
Dall'Italia era partita una proposta unica: unire il festival della canzone italiana al festival della canzone americana
Gli americani contro il Festival italiano della canzone
Dall'Italia era partita una proposta unica: unire il festival della canzone italiana al festival della canzone americana.
Non proprio una poposta nuova, bisogna ammettere. Da alcuni anni gli Stati Uniti hanno presentato un festival internazionale della canzone da alcune citta' americane. Ma stavolta si trattava di unire le nostre stupende canzoni romantiche con il blues, folk, country; Sarebbe un successo eccezionale, erano le previsioni italiche. Niente.
Gli americani rispondono cosi': "Il festival della canzone italiana e' fiacco, monotono e ripetitivo".
Ma non e' tutto. "Gli italiani presentano le canzoni del festival molto prima della data prescelta, su tutte le piu' importanti stazioni radio della nazione. Dov'e' la sorpresa? Hanno apertamente boicottato le canzoni che 'non devono vincere ' ed altre considerazioni che squalificano il festival".
Sono accuse giuste? Non possono essere accettate ad occhi chiusi, come, per esempio, l'insinuazione yankee che "l'Italia non e' nazione per la musica". Forse hanno dimenticato che fu Guido Monaco nel 990-1000 a inventare le note musicali, e che l'Italia ha avuto da sempre i migliori interpreti (apprezzati in tutto il mondo) delle opere classiche.
Allora, restiamocene nel nostro festival e cerchiamo, se possibile, di ritoccare quelle lacune che comunque da tempo hanno notato gli stessi italiani.
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