Loro di Sorrentino? Film socio-politico e psicologico, non sul bunga bunga
Contrariamente a quel che lasciano capire la campagna di lancio, il trailer, le prime foto e i primi resoconti, Loro, il film di Sorrentino su Silvio Berlusconi, non è un film scandalistico su festini, droga e bunga bunga.
Fonti di Affaritaliani.it che hanno lavorato alla produzione e conoscono bene il film tengono a far sapere ai nostri lettori che, al netto delle esigenze di lancio e di cassetta, si tratta di un film socio-politico e psicologico incentrato sull’azione di governo del fondatore di Forza Italia. E riflette con molta serietà e rigore il significato e la portata della sua discesa in campo. ”Un uomo”, si fa notare, “che ha ancora un peso e ha preso nelle ultime elezioni il 15 per cento. Poiché li ha presi lui personalmente quei voti, nessun altro”.
Certo c’è Tarantini e ci sono le feste, ci viene raccontato. Ma non rappresentano il focus del regista, rappresentano un dettaglio del tutto secondario. E’ vero, c’è un balletto scollacciato di divette sculettanti, ma dura pochi minuti. E non c’è droga quando c’è Silvio, né sesso.
“Un po' come nel Divo, in cui Sorrentino raccontava Giulio Andreotti senza che comparissero attentati mafiosi, coppole e lupare, così si racconta il caso Berlusconi dal punto di vista dell’uomo di Arcore, entrando nella sua testa e parlando appunto del contesto, fatto di tanti protagonisti e comprimari. Loro, appunto. In un periodo che va dalla caduta di Romano Prodi al ritorno di Berlusconi a Palazzo Chigi, senza neanche arrivare allo spread, alla Merkel, alla “culona inchiavabile”, alla cacciata ad opera di Napolitano. Ci si ferma prima, ci assicurano “loro”. Purtroppo, diciamo noi.