Roberta Di Mario: "Illegacy, il mio viaggio tra musica, cinema e... Sting"
Roberta Di Mario si racconta: da Illegacy punta al progetto di scrivere per il cinema. E il sogno di aprire un concerto di Sting. L'intervista
"Illegacy racconta il mio viaggio di ritorno verso casa, verso la musica strumentale pianistica. Suono il piano dall'età di 5 anni, diventato il mio compagno inseparabile di avventure. C'è stato un periodo della mia vita in cui il pianoforte è stato messo al servizio della voce, così sono nati 2 album da cantautrice. Avevo un forte desiderio di ritornare alle mie radici, suonando e scrivendo musica " illegale" che ti ruba l'anima!". Parola di Roberta Di Mario, che racconta il suo ultimo progetto discografico (by Warner Music) ad Affaritaliani.it.
Pianista e compositrice (diplomata al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore) di grande talento e versatilità, ora guarda al futuro: punta (anche) al mondo del cinema e sogna di aprire un concerto di Jovanotti o Sting, dopo averlo già fatto con star del calibro di Dionne Warwick, Mario Venuti, Toquinho o Roby Facchinetti.
ROBERTA DI MARIO, L'INTERVISTA
Cosa "racconta" e "trasmette" Illegacy, il tuo ultimo progetto discografico?
"Illegacy racconta il mio viaggio di ritorno verso casa, verso la musica strumentale pianistica. Suono il piano dall'età di 5 anni, diventato il mio compagno inseparabile di avventure. C'è stato un periodo della mia vita in cui il pianoforte è stato messo al servizio della voce, così sono nati 2 album da cantautrice. Avevo un forte desiderio di ritornare alle mie radici, suonando e scrivendo musica " illegale" che ti ruba l'anima!".
Punti molti sui video. Questo connubio tra musica e immagini in che direzione ti sta portando e lo stai portando?
"Illegacy è appunto anche un progetto visual. Sembra che nel DNA della mia musica ci sia qualcosa a che fare con il cinema, così con questi videoclip cerchiamo di proiettare l'ascoltatore in un mondo di bianco nero colore tipicamente cinematografico e di evocare in qualche modo un certo tipo di cinema (nel caso di Duende, un cinema francese...)"
Tra i tuoi sogni c'è il cinema?
"Si, il mio sogno che si sta piano piano concretizzando è scrivere per il cinema, in parallelo al concertismo. Quindi crossed fingers!"
Che progetti hai per questo 2018 appena iniziato?
"Tanti concerti in giro per l'Italia e per il mondo (settimana prossima sarò in Germania, Düsseldorf per l'esattezza), colonne sonore e pezzi nuovi da scrivere e far scivolare tra le dita, che sempre mi rendono tesa, inquieta e felice!"
Hai aperto concerti di star come Mario Venuti, Toquinho, Roby Facchinetti, Roberto Vecchioni. Che ricordi hai di quei momenti?
"Grandi emozioni e grande palestra! Gli opening act sono esercizi di concentrazione e nervi saldi, in poco tempo devi dare tutto, conquistando un pubblico ancora " freddo" che aspetta sopratutto l'artista dopo di te. Quindi la soddisfazione è doppia e l'applauso una vertigine!"
A chi ti vorresti aprire un concerto e c'è qualche cantante con cui sogni una collaborazione?
"Mi piacerebbe aprire un concerto di Sting o di Jovanotti. E lo stesso farei con loro collaborazioni, ispirandomi e chissà, con un tocco di femminilità, ispirare"
ROBERTA DI MARIO, IL PROGETTO ILLEGACY
“Illegacy” della pianista e compositrice Roberta Di Mario, (Warner Music Italy – Publishing: Red&Blue/Abiudico/ I Mean) è un disco composto da 10 songs, un progetto raffinato, intimo e potente al tempo stesso, capace di proiettare chi ascolta in un luogo onirico ed evocativo. Prodotto artisticamente da Roberta Di Mario, Cristian Bonato e Federico Mecozzi, “Illegacy” è registrato al Numeri Recording Studio (Cavallino, RN) da Cristian Bonato.
“Illegacy, 10 tracce che vi proietteranno in un mondo in bianco e nero e colore fatto di sogni e cinema e visione. Al centro della musica” Roberta Di Mario
ROBERTA DI MARIO, PIANISTA E COMPOSITRICE
ROBERTA DI MARIO è pianista, compositrice. Emotiva, elegante, appassionata, vive da sempre per la musica. Classe 72, diplomata in pianoforte al Conservatorio di Parma con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore, inizia giovanissima l’attività concertistica e vince concorsi nazionali ed internazionali. Ama sperimentare e rischiare tra i tasti bianchi e neri, avvicinando il suo suono, dolcissimo e violento al mondo del teatro, del musical, del jazz, swing, pop, contemporaneo, ambient e soundtrack. Roberta Di Mario è un’artista Steinway.
Debutta nel 2011 con il suo primo Album “Tra il tempo e la distanza” (Alfa Music) dove canzone d’autore e pianismo contemporaneo co-esistono armonicamente. Nel 2014 esce il suo secondo Album “Lo stato delle Cose” (Irma Records)con la collaborazione del produttore Pietro Cantarelli (Ivano Fossati). Si tratta di un doppio progetto che vede ben distinte le due anime artistiche di Roberta in due differenti cd: Songs (musica e parole) e “A Walk on the piano side”( solo strumentale). L’anteprima dell’Album all’Atina Jazz Festival Winter, viene accolta con grande successo da critica e pubblico.
Il 2014 è anche l’anno dell’esperienza “Hands”, soundtrack dell’artista per il docufilm “Vivere il mondo di Botero”, suonata in occasione della mostra internazionale di Botero in Italia e Giappone. Roberta apre la mostra di arte indiana alla Biennale di Venezia “India the reveald mysteries”.
Durante il suo percorso artistico, Roberta Di Mario apre i concerti di Dionne Warwick, Mario Venuti, Toquinho, Roby Facchinetti, Sagi Rei a Roma, Milano, Genova, Venezia, Napoli, Palermo, portando in tour la sua opera “Lo stato delle Cose”. Nick the Nightfly la vuole ospite a RMC nel suo programma “Montecarlo Nights”, per intervistarla e farla esibire in un live. Ospite anche di Radio 24 e Repubblica.tv, da Ernesto Assante e Gino Castaldo.
Viene scelta come pianista resident nello store Feltrinelli di Firenze ed estende il tour nei maggiori stores Feltrinelli d’Italia.
A Dicembre 2016 è impegnata in una serie di concerti a New York City ospite del Consolato italiano per l’evento “Meet the new Italian Music Artist in NY”.
L’11 dicembre 2016, esce “Duende”, videoclip diretto da Matteo Foresti che vede Roberta protagonista. Girato a Parigi, il video è il primo episodio di una serie unita da un filo logico a cui hanno fatto seguito “My Everything” con la regia di Riccardo Sabetti, e “Illegal Song” girato da Simone Peluso. Imminente la pubblicazione del video “The colour of you”. I quattro brani sono estratti da “Illegacy” Album di inediti interamente strumentali in uscita il 13 ottobre 2017 con etichetta Warner Music Italy.
Apre i concerti de “La vita che si ama Tour” di Roberto Vecchioni all’Obihall di Firenze, al Parco della Musica di Roma e al Teatro Carlo Felice di Genova, al Festival di Todi nei mesi di marzo e settembre 2017. A maggio si esibisce a Milano in occasione di Piano City Milano, nella splendida cornice de “I Bagni Misteriosi” e a giugno apre l’edizione di Biografilm festival 2017 a Bologna alla presenza di una platea che accoglie il finale della sua esibizione con una standig ovation.
ROBERTA DI MARIO AWARDS
Vincitrice del premio Sisme come miglior interpretazione al Festival di Musicultura 2012.
Vincitrice del Premio Varigotti 2012
Finalista al Premio Bindi 2012
Vincitrice miglior canzone ai Parma Music Awards 2014.