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Spettacoli
Tony Renis, il divo dei due mondi: Quando quando quando una fiction su di lui?

Mentre risuonano ancora gli echi del Festival di Sanremo 2019 appena concluso, torna alla memoria l'edizione del 2004, quando le case discografiche boicottarono proditoriamente il direttore artistico di allora, che riuscì tuttavia a confezionare una kermesse di pregio lanciando due fuoriclasse dell'intrattenimento: Maurizio Crozza e Paola Cortellesi.

Stiamo parlando di Tony Renis, al secolo Elio Cesari, che negli anni Cinquanta dai locali notturni di Milano dove si esibiva con l'amico fraterno Adriano Celentano, partì alla conquista del successo riuscendovi in maniera fantasmagorica come mai nessuno avrebbe potuto immaginare, conquistando non soltanto il mondo ma ben due.

"Il divo dei due mondi", com'è infatti soprannominato Tony Renis, è cantautore, attore, talent scout, manager, produttore discografico; fu amico personale di Frank Sinatra e Ronald Reagan; protagonista del jet set internazionale, da Saint Tropez a Malibu passando per Acapulco e Londra; candidato all'Oscar, vincitore del Golden Globe, del David di Donatello, della Grolla D'Oro, del Globo D'Oro e del Premio alla Carriera Federico Fellini, per citare solo alcuni dei mille riconoscimenti accumulati nella sua sessantennale attività artistica.

Ambasciatore della canzone italiana nel mondo per nomina del Ministero degli Esteri, Tony Renis è autore di uno dei brani più venduti, ascoltati, cantati e interpretati di tutti i tempi, forse anche più della stessa Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno, ovvero Quando quando quando; ma ha anche scritto la canzone più nota di Mina, Grande Grande Grande, e - per non farsi mancare nulla - anche l'inno del Milan, permettendo all'amico Silvio Berlusconi di "cambiare qualche parolina del testo". 

Felicemente sposato e fedelissimo all'étoile Elettra Morini, Tony Renis, di casa a Hollywood, ha scritto e prodotto canzoni per Lionel Richie, Julio Iglesias, Diana Ross; ha scoperto la bambina prodigio Nikka Costa; è l'eminenza grigia dietro il successo di Andrea Bocelli, nonché colui che ha dato l'abbrivio alla carriera fortunata dei tre tenorini de Il Volo.

"Mercante di sogni" come un personaggio da romanzo di Harold Robbins, se fosse stato americano di nascita e non soltanto di adozione, Tony Renis sarebbe già stato protagonista di vari biopic hollywoodiani magari anche premiati dall'Academy. Ma Tony Renis è italiano, dunque com'è possibile che in Italia, dopo quelle dedicate a Walter Chiari, Domenico Modugno e Mia Martini, nessuno abbia ancora scritto, prodotto e girato almeno una fiction sul divo dei due mondi che, perdonateci il gioco di parole, il mondo ci invidia? Riteniamo opportuno che questa grave e colpevole lacuna venga finalmente colmata, e al più presto. 

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