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Spettacoli
Torre del Lago, La Fanciulla del West apre la stagione del Festival Pucciniano

Durante le prove dell’Opera “La Fanciulla del West” che aprirà la 65° edizione del Festival Pucciniano non è passata inosservata la presenza di una figura di primo piano del rock italiano, il cantante fiorentino Pierò Pelù.  Non sarà però lui a dirigere la prima opera in cartellone del festival pucciniano che si apre venerdì 12 luglio al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago, con la direzione d’orchestra del maestro Alberto Veronesi. Nell’unico altro spettacolo previsto per "La Fanciulla del West" del 26 luglio, la direzione sarà affidata a Gianna Fratta, compagna e futura moglie del fondatore del famoso gruppo rock Litfiba. Le pubblicazioni dell’imminente matrimonio affisse sulle bacheche del Comune di Foggia, nel quale Gianna Fratta ha residenza, non lasciano dubbi. A 57 anni, tre figli e un nipote, Piero Pelù stabilizza una relazione iniziata tre anni fa con una artista tra le direttrici d'orchestra più celebri in Italia, prima donna ad aver diretto i Berlineer Symphoniker e il concerto di Natale in Senato. Meno di una settimana fa la coppia si è esibita per la prima volta insieme sul palco alla premiazione dell'Argos Hippium nel parco archeologico di Spinoto, in provincia di Foggia. Il duo, lui cantava, lei lo accompagnava al piano, ha estasiato il pubblico con una versione del tutto inedita di Toro Loco, uno dei brani più famosi di Piero Pelù. Ma tornando al Festival Pucciniano, “la Fanciulla del West” torna al Gran Teatro dopo ben 9 anni di assenza. Un’opera meno conosciuta e rappresentata delle altre, ma non certo minore a livello artistico. La Fanciulla del West fu composta tra il 1907 e il 1910 ispirandosi al racconto "The Girl of The Golden West" scritto da David Belasco. Opera in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Guelfo Civinini e Carlo Zangarini, fu rappresentata per la prima volta al Metropolitan Opera di New York il 10 dicembre 1910, e fu un trionfo. La storia dell'Opera è ambientata in California, nei pressi di una miniera e nella locanda La Polka, ai tempi della febbre dell'oro. Minnie è la giovane padrona della "Polka" e, per i minatori del vicino campo di lavoro, la compagna, la consolatrice, la confidente; soprattutto ora che una banda di grassatori, comandata dal temibile Ramerrez, infesta la zona depredando e taglieggiando. Puccini sapeva di aver creato un’opera nuova. Inedita in tutti i sensi. Soprattutto dal punto di vista dell’innovazione musicale. La considerava il suo capolavoro, ma non sapeva certo come l’avrebbe accolta il pubblico. La prima risposta furono le 43 chiamate, a sipario appena abbassato, per questa eroina che tiene a bada un’esercito di minatori nella California della corsa all’oro di metà Ottocento. Un’America di emigrazione, sogni, speranza, disperazione. Le scenografie de “La Fanciulla del West” sono state affidate  a Fabrizio Galli, capofila della rete temporanea di imprese costituita tra artisti del Carnevale di Viareggio che si è aggiudicata l’appalto della Fondazione Festival Pucciniano. Il progetto scenografico del nuovo allestimento è di Renzo Giacchieri che firmerà anche la regia dello spettacolo. Renzo Giacchieri ha già firmato in passato la regia di un allestimento della stessa Opera, e nel corso degli anni ha ricoperto importanti ruoli di gestione e organizzazione dei teatri e degli enti lirici. Sul podio si alterneranno Alberto Veronesi (12 Luglio) e Gianna Fratta (26 luglio), mentre tra i protagonisti nel ruolo di Minnie ci sarà Maria Guleghina, tra i più importanti soprani drammatici della sua generazione. Intanto gli spettatori delle opere pucciniane avranno la possibilità, da questo anno, di visitare i nuovi spazi espositivi, in seguito al restauro che ha permesso d’inaugurare il primo piano della storica abitazione di Puccini che si affaccia sul Lago di Massaciuccoli.  Sono stati risistemati il tetto, le decorazioni murarie, e gli arredi. Si potranno ammirare, oltre alla camera da letto del maestro italiano, lo studio, una camera per gli ospiti, una stanza lavabo, un salottino, e la “stanza airone”, la camera da letto del figlio Antonio, in cui sono conservati mobili e oggetti provenienti dalla casa natale di Lucca del compositore. Inoltre, sono in fase di completamento i lavori dell’edificio adiacente alla villa, un tempo adibito ad albergo, poi acquistato da Simonetta Puccini con l’intento di realizzare una biblioteca con annesso auditorium e sala multifunzionale per mostre, uffici e locali di servizio per il museo, oltre a una foresteria con camere per gli ospiti.

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