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Iran: "Aereo non colpito dal missile". Ma Trudeau: "Abbiamo le prove"

Aereo Iran: Teheran insiste, non è stato colpito da missile

L'aereo ucraino caduto a Teheran non è stato colpito da un missile: lo hanno ripetuto le autorità iraniane, il giorno dopo che Canada e Gb hanno reso noto di avere prove di intelligence sul fatto che, a causare lo schianto, sia stato un missile iraniano.    In una conferenza stampa a Teheran sulle cause del disastro, il capo dell'Aviazione civile iraniana, ha aggiunto che il pilota dell'aereo ucraino colpito chiese di fare ritorno in aeroporto prima dello schianto.  "Abbiamo bisogno di tempo per analizzare quel che è accaduto e creare una commissione per farlo", ha aggiunto Ali Abedsadeh, "ma quello che vi possiamo dire per certo è che l'aereo ucraino non è stato abbattuto da un missile". 

 

Iran, Trudeau: "Abbiamo prove, aereo ucraino abbattuto da un missile iraniano"

"Queste nuove informazioni rafforzano la necessità di una indagine approfondita su questa questione. Il Canada sta lavorando con gli alleati per assicurare che venga condotta una indagine approfondita e credibile", ha aggiunto Trudeau.

Le parole del primo ministro canadese arrivano dopo che numerosi media hanno citato fonti del Pentagono secondo le quali l'aereo civile sarebbe stato abbattuto per errore da un missile iraniano. A bordo dell'aereo precipitato ieri a Teheran poco dopo il raid iraniano contro basi americane in Iraq c'erano 176 persone, fra cui 63 cittadini canadesi.

Il Canada non ha un'ambasciata a Teheran. In una telefonata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, l'omologo canadese Philippe Champagne ha chiesto oggi l'assistenza dell'Italia per la protezione degli interessi canadesi e la facilitazione delle attività di assistenza consolare in Iran in relazione all'incidente aereo.

Iran: Trudeau chiede indagine accurata su aereo, morti studenti 

Il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha assicurato che il suo governo "continuerà a lavorare in stretto contatto con i partner internazionali per assicurare" che l'incidente del Boeing 737 della compagnia ucraina Uia in Iran - con a bordo 63 canadesi tutti morti - sia oggetto di "indagini scrupolose e che le domande dei canadesi abbiamo risposta".     "Mi unisco ai canadesi in tutto il Paese che sono scioccati e rattristati nell'apprendere le notizie dello schianto dell'aereo fuori Teheran e che ha ucciso 176 persone", ha dichiarato Trudeau.     Tra le 63 vittime canadesi, scrivono alcune testate di Toronto, ci sarebbero diversi studenti e professori universitari che ritornavano a casa dopo la pausa natalizia. "Su quel volo c'erano molti studenti, che erano andati in Iran per le vacanze invernali", ha raccontato al Toronto Star Younes Zangiabadi, membro dell'Iranian-Canadian Congress, con sede a Toronto.     Il disastro aereo di Teheran è quello in cui ci sono state più perdite per il Canada, dopo la catastrofe del volo Air India, esploso nel 1985 sull'Oceano Atlantico, uccidendo 268 canadesi.     Il gran numero di canadesi sul volo della Uia si può spiegare anche con l'alto numero di cittadini con origini iraniani: secondo il censimento del 2016, circa 210 mila su 38 milioni totali di abitanti. Il Canada ha rotto le relazioni diplomatiche con l'Iran, nel 2012, e non ci sono voli diretti tra i due Paesi: la rotta con scalo in Ucraina è una delle più popolari. 

Aereo Iran: Usa collaboreranno a indagini Boeing precipitato

Gli Stati Uniti parteciperanno alle indagini sull'aereo ucraino precipitato in Iran. Lo ha reso noto il National Transportation Safety Board (Ntsb) statunitense, accogliendo così l'invito dalle autorità iraniane. Nell'incidente aereo, che secondo funzionari Usa è stato colpito da un missile, sono morte tutte e 176 le persone a bordo. "L'Ntsb ha designato un rappresentante accreditato all'indagine sull'incidente", ha reso noto l'agenzia Usa. Anche Canada e Ucraina sono stata invitate a partecipare all'inchiesta. Il primo ministro canadeste Justin Trudeau ha detto che l'aereo è stato probabilmente abbattuto per errore da un missile iraniano.

 

Lufthansa cancella voli per Teheran fino 20 gennaio

La Lufthansa cancella tutti i voli verso con destinazione Teheran fino al 20 gennaio. La decisione riguarda anche le compagnie aeree del gruppo, come per esempio Austrian Airlines. Nel comunicato diffuso dalla società si precisa che la decisione è legata alla “situazione poco chiara di sicurezza nello spazio aereo intorno all’aeroporto della capitale iraniana”. Già ieri pomeriggio la compagnia di bandiera tedesca aveva fatto rientrare a Francoforte un aereo diretto a Teheran, e questo solo poche ore dopo che aveva deciso di riprendere i voli regolari in seguito alla sospensione legata all’acuirsi della crisi con l’Iran e in particolare al disastro dell’aereo ucraino in cui sono morte 176 persone.

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