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Auto elettriche, cavi sottomarini, satelliti. Spazio e abissi, Xi sfida Biden
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Usa-Cina, la sfida arriva va dalle auto del futuro agli abissi. E allo spazio

La contesa tra le due potenze è ormai totale. Commercio e tecnologia, Covid e geopolitica. E ora arriva a corpire tutto lo spettro terrestre e oltre. Dallo spazio agli abissi, Cina e Stati Uniti sono ormai entrati in modalità di competizione assoluta. Con Pechino che prova a insidiare la leadership statunitense in alcuni settori in cui hanno tradizionalmente sempre fatto la voce del padrone. 

Il settore nel quale i progetti di Xi Jinping sembrano più a buon punto sono quelli che riguardano i veicoli del futuro. La casa automobilistica cinese BYD si sta posizionando per superare la rivale Tesla nelle vendite globali di veicoli completamente elettrici, in parte aumentando la capacità per raddoppiare il volume complessivo delle vendite di tutti i tipi di auto quest'anno. 

"Il nostro obiettivo parte da 3 milioni di unità", ha dichiarato il presidente di BYD Wang Chuanfu nei giorni scorsi. Ma ha aggiunto che BYD spera di raddoppiare il volume di vendite dello scorso anno, raggiungendo i 3,6 milioni di unità. BYD ha cessato la produzione di auto convenzionali con motore a benzina nel marzo 2022 per concentrarsi sui veicoli a nuova energia come i veicoli elettrici e ibridi. L'azienda non ha divulgato una proiezione del volume di vendite di quest'anno, ma in base al rapporto del 2022, sarebbe sulla buona strada per vendere 1,75 milioni di veicoli elettrici passeggeri nel 2023, avvicinandosi all'obiettivo di Tesla di circa 1,8 milioni di veicoli elettrici.

I vantaggi della Cina sulle auto elettriche

BYD cerca di avvicinare il sorpasso espandendo la produzione. Secondo le stime di Zheshang Securities, l'anno scorso la sua capacità produttiva totale era di 2,9 milioni di unità. Il broker cinese ritiene che la casa automobilistica possa aumentare la capacità a 4,3 milioni di unità quest'anno. 

Oltre a operare sul mercato interno (il più grande al mondo), BYD si è lanciata con successo anche sulla scena internazionale. Non ancora negli Stati Uniti, visto l'ostacolo delle tensioni geopolitiche tra Washington e Pechino. Ma soprattutto Medio Oriente e America Latina sono mercati di destinazione già molto sviluppati per BYD, che di recente ha iniziato a espandersi anche in Australia. L'azienda continua a mettere sul piatto cifre ingenti. A inizio febbraio è trapelata la notizia di un piano di investimento da 1,2 miliardi di dollari per costruire una nuova fabbrica per le sue batterie in Cina.

I vantaggi per BYD e gli altri attori cinesi del settore sono numerosi: da un costo del lavoro più basso che in occidente a prezzi più competitivi di vendita. E poi anche e soprattutto l'accesso alle terre rare e alle risorse minerali strategiche per il settore in giro per il mondo. A partire dal cobalto in Repubblica democratica del Congo, il litio in Cile o il nichel in Indonesia.

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