Canada: scandalo corruzione, audio mette Trudeau sotto pressione
Nuovi documenti e un audio registrato di nascosto aumentano la pressione sul premier canadese, Justin Trudeau, sulla graticola da oltre un mese per un'accusa di "pressioni indebite" nelle indagine nei confronti del colosso immobiliare Snc-Lavalin. Lo scandalo arriva a pochi mesi dalle elezioni e pone nell'incertezza la sua rielezione. L'ex ministro della Giustizia, Jody Wilson-Raybould, alla commissione Giustizia della Camera ha ribadito che collaboratori del premier hanno cercato di persuaderla a fare scudo all'azienda, implicata in un caso di tangenti, e a sostegno di questa tesi ha fornito documenti e un audio registrato di nascosto. Nelle 43 pagine di documenti forniti, la Wilson-Raybould ha tentato di collegare il suo demansionamento a gennaio alla resistenza posta nei confronti delle pressioni; un mese dopo, ha presentato le dimissioni. L'audio riguarda una telefonata di 17 minuti avvenuta a dicembre con il direttore del Privy Council, Michael Wernick, nella quale l'allora ministro sosteneva che la cerchia ristretta di Trudeau era su "terreno pericoloso" tentando di interferire nell'accusa di SNC-Lavalin. Di recente, Trudeau e' intervenuto pubblicamente sulla questione, sostenendo di aver imparato "lezioni" da questa crisi ma continuando a respingere tutte le accuse. Dopo la presentazione dei nuovi documenti, l'opposizione e' tornata a chiedere un'inchiesta pubblica e le dimissioni del premier. Secondo gli ultimi sondaggi, i Liberali sono scesi di 9 punti dietro il principale partito dell'opposizione, a 28% contro il 37% dei Tory. Un calo di cui hanno beneficiato soprattutto i Nuovi Democratici (17%), i Verdi (8%) e gli ultra-liberali Partito del Popolo (4%).
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