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Esteri
Caso Benalla: il capo della sicurezza del primo ministro si dimette

Francia: caso Benalla, responsabile sicurezza premier si dimette

Marie-Elodie Poitout, responsabile della sicurezza del premier francese Edouard Philippe, si e' dimessa per "allontanare tutte le polemiche", negando qualsiasi legame con la controversa conversazione avvenuta tra Alexandre Benalla e Vincent Crase, rivelata da Mediapart. La Poitout ha smentito "di essere in qualche modo legata a un incontro tra Benalla e Crase a fine luglio. Tuttavia, cosciente della sensibilita' del suo ruolo e preoccupata di allontanare tutte le polemiche, ha chiesto al premier di essere spostata ad altra missione all'interno del ministero dell'Interno". Mediapart alla fine di gennaio ha pubblicato una conversazione avvenuta il 26 luglio scorso tra Benalla, ex guardia del corpo del presidente francese Emmanuel Macron, e il suo collaboratore Crase, entrambi indagati per le violenze sui manifestanti il 1 maggio scorso, nella quale Benalla si vantava del sostegno dell'inquilino dell'Eliseo.

Francia: Benalla, redazione Mediapart rifiuta perquisizione

La procura ha aperto un'inchiesta per "violazione della privacy" e per chiarire come sia stata intercettata la telefonata fra Alexandre Benalla e un suo collaboratore, pubblicata da Mediapart, nella quale l'ex fedelissimo di Emmanuel Macron si vantava del sostegno del presidente francese. Intanto il sito d'informazione indipendente ha comunicato via Twitter di aver respinto un tentativo di perquisizione, per tutelare le proprie fonti. Nel tweet si legge che "due procuratori, accompagnati da tre poliziotti, hanno chiesto di perquisire questa mattina, alle 11:10, i locali di Mediapart". Secondo la testata, la perquisizione sarebbe avvenuta "nel quadro della nuova inchiesta aperta dalla procura, in seguito alle nostre rivelazioni". La testata ha definito l'iniziativa dei giudici "particolarmente grave" e ha annunciato la pubblicazione di nuovi articoli. Giovedi 31 gennaio, Mediapart ha pubblicato delle registrazioni audio contenenti una conversazione tra Alexandre Benalla e un suo collaboratore, il gendarme Vincent Crase, indagati per aggressione ai manifestanti del Primo maggio dopo la diffusione di un video. Come Alexandre Benalla, anche Vincent Crase e' stato convocato dalla commissione d'inchiesta del Senato francese che cerca di fare luce sugli eventi del Primo maggio scorso. I lavori della commissione sono ripresi dopo le rivelazioni dei viaggi all'estero nei quali Alexandre Benalla avrebbe utilizzato dei passaporti diplomatici.

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