Chi è Michelle Bachelet, la "Boldrini dell'Onu" che attacca Matteo Salvini

Si è già guadagnata il soprannome di "Boldrini dell'Onu", e non certo in senso buono, almeno per i sovranisti italiani e per i simpatizzanti di Matteo Salvini e della Lega.

Già, perché Michelle Bachelet, 67 anni, ex presidente del Cile (anzi presidenta, per usare il suo idioma che strizza casualmente l'occhio per l'appunto alla ex Terza Carica dello Stato nostrana) per due mandati non consecutivi, ex direttrice dell'agenzia dell'Onu per la Promozione dell'uguaglianza di genere dal 2010 al 2014 e attualmente Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani ha attaccato direttamente il governo italiano tacciandolo di razzismo e chiamando in causa il Ministro dell'Interno Salvini, al punto da decidere di inviare del personale delle Nazioni Unite in Italia per valutare la presunta recrudescenza di fenomeni razzisti contro migranti e rom.

Ex medico, nel 2006 la Bachelet era stata eletta alla presidenza del Cile dopo un passato di perseguitata politica del regime di Augusto Pinochet, che nel 1975 la fece sequestrare e internare assieme alla madre, imprigionando  invece il padre generale dell'aviazione, che morì per le torture reo di non aver partecipato al colpo di Stato cileno. 

Qualche mese fa, al momento della nomina ad Alto Commissario della Bachelet, prima donna a ricoprire la carica, il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres aveva ribadito: «Non potevo pensare a scelta migliore, Bachelet è una pioniera, una visionaria, una donna di principi e una grande leader per i diritti umani in questi tempi difficili» aggiungendo che questo è un periodo storico in cui «odio e disuguaglianza sono in aumento, il rispetto dei diritti umani è in declino, la libertà di stampa è sotto pressione».