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Esteri
Cina, assediato il parlamento di Hong Kong contro la legge sull'estradizione

Hong Kong: le proteste entrano nel vivo, al via i blocchi stradali

Tensione a Hong Kong, dove nella mattina di oggi centinaia di manifestanti hanno iniziato a bloccare il traffico nelle maggiori arterie stradali della città semi-autonoma cinese attorno all’area di Admiralty, su cui sorgono gli edifici governativi e il parlamento della Regione Amministrativa Speciale cinese. Punto nevralgico della proteste è il palazzo dell’Assemblea Legislativa, il parlamento di Hong Kong, dove oggi comincia la discussione degli emendamenti alla legge sull’estradizione che permetterebbe la consegna di fuggitivi anche a Paesi con cui non è in vigore un trattato in questo senso, tra cui la Cina. 

Le prime immagini delle proteste di oggi, mostrano centinaia di manifestanti fronte ai cancelli dell’Assemblea Legislativa, dove sono dispiegati agenti con scudi ed elmetti. Per oggi sono previsti anche scioperi di protesta contro la proposta di emendamenti alla legge, a cui hanno dichiarato di partecipare esponenti di vari settori della società di Hong Kong. Domenica scorsa, centinaia di migliaia di manifestanti, oltre un milione secondo gli organizzatori, sono scesi per le strade a Hong Kong per manifestare contro la proposta di emendare la legge, che vedono come un’erosione dello stato di diritto nella città semi-autonoma cinese.

Appello a manifestanti, "dibattito rinviato tornate a casa"

"Spero che i cittadini possano rimanere calmi e lasciare presto il sito senza commettere crimini": è l'appello di Matthew Cheung, segretario capo dell'amministrazione ai manifestanti che hanno impedito ai legislatori di entrare nel Consiglio legislativo, costringendo al rinvio del dibattito su un progetto di legge che avrebbe consentito estradizioni alla Cina continentale. "Suggeriamo che i cittadini che stanno occupando le strade se ne vadano immediatamente in modo che il traffico riprenda il più presto possibile", ha detto Cheung citato dal sito del New York Times.

"Spero che i cittadini possano rimanere calmi e lasciare presto il sito senza commettere crimini", ha detto, aggiungendo che il disegno di legge era destinato solo ai criminali e non sarebbe stato utilizzato per colpire i dissidenti politici. Simili rassicurazioni dei politici pro-Pechino hanno fatto ben poco per sedare la paura o sopprimere l'indignazione dei residenti di Hong Kong.  

Il leader della protesta, "ce ne andremo dopo ritiro emendamenti"

Nonostante gli avvertimenti a non infrangere la legge e a disperdersi pronunciati all’indirizzo dei manifestanti dal numero due di Hong Kong, Matthew Cheung, la tensione non appare diminuire nella città semi-autonoma cinese. Il leader delle proteste, Jimmy Sham, ripreso dall’agenzia Bloomberg, ha dichiarato che i manifestanti non se ne andranno finchè gli emendamenti alla legge sull’estradizione non verranno ritirati.

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