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Esteri
Corea del Nord, diserta l'ambasciatore a Roma: "Ha chiesto asilo all'Italia"

Jo Song Gil, l'ambasciatore della Corea del Nord in Italia, ha chiesto asilo politico con la sua famiglia e ora vive nascosto. La notizia e' stata data da un giornale sudcoreano e confermata da una parlamentare a Seul, dopo un incontro a porte chiuse con i Servizi segreti sudcoreani. Non e' chiaro dove possa trovarsi. La Farnesina ha smentito che abbia richiesto asilo in Italia. Non e' confermato neppure che abbia cercato rifugio a Seul: il governo ha detto di essere a conoscenza della vicenda ne' tantomeno se Jo sia arrivato in Corea del Sud. "Il mandato dell'ambasciatore Jo Song Gil terminava a fine novembre dell'anno scorso ed e' fuggito dalla struttura diplomatica all'inizio di dicembre" con sua moglie, ha raccontato la deputata Kim Min-ki, parlando ai giornalisti, al termine della riunione.

L'incontro a porte chiuse tra i deputati sudcoreani e i servizi di intelligence a Seul e' avvenuto dopo che il quotidiano JoongAng Ilbo aveva rivelato, citando fonti diplomatiche, che Jo Song Gil aveva chiesto asilo con la famiglia in un Paese occidentale imprecisato. "Ha chiesto asilo all'inizio del mese scorso", ha riferito una fonte diplomatica al quotidiano. Secondo il giornale, Jo Song-gil, ha chiesto l'aiuto delle autorita' italiana dopo che gli era stato chiesto di tornare a Pyongyang e il governo di Roma, nonostante il caso costituisca "un grattacapo", "lo protegge in un luogo sicuro". Il ministero degli Esteri italiano ha smentito e fonti della Farnesina si sono limitate a confermare che a suo tempo per via diplomatica era stata comunicato al ministero degli Esteri italiano l'avvicendamento dei funzionari nell'ambasciata nordcoreana. Jo, 48 anni, era ambasciatore facente funzioni in Italia dall'ottobre del 2017, quando aveva preso il posto dell'ambasciatore Mun Jong Nam, espulso da Roma in segno di protesta per i test nucleari condotti da Pyongyang. Sarebbe il figlio o il genero di "uno dei piu' elevati dirigenti del regime nordcoreano".

E si trovava a Roma in servizio alla missione diplomatica nordcoreana dal 2015. Corea del Nord e Italia hanno stabilito le relazioni diplomatiche nel gennaio del 2000 e dal luglio dello stesso anno Pyongyang ha un'ambasciata in Italia. Quella a Roma e' una legazione molto importante per Pyongyang perche' tiene i rapporti con la Fao, l'organizzazione Onu per l'alimentazione, che aiuta la Corea del Nord a far fronte alle regolari carenze alimentari. Di solito i diplomatici nordcoreani devono lasciare a casa i familiari. Forse per via dei suoi rapporti con gli alti 'papaveri' del regime, Jo era invece arrivato a Roma, nel maggio 2015, con moglie e figli. Se ha davvero cercato asilo, sarebbe il disertore nordocreano di rango piu' alto dopo il caso di Thae Yong Ho, vice ambasciatore a Londra, che nel 2016 chiese asilo in Corea del Sud.  

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