Corea del Nord, Kim Jong-un a Pechino? In Cina maxi misure di sicurezza
Pechino aumenta le misure di sicurezza dopo l'arrivo del treno speciale che avrebbe portato nella capitale cinese una delegazione di funzionari nord-coreani
Nord Corea: voci su visita Kim, Pechino aumenta misure sicurezza
Pechino aumenta le misure di sicurezza dopo l'arrivo del treno speciale che avrebbe portato nella capitale cinese una delegazione di funzionari nord-coreani di altissimo livello, forse lo stesso leader Kim Jong-un, come hanno confermato nella tarda serata di lunedi' tre fonti anonime all'agenzia Bloomberg. Sulla possibile presenza a Pechino del leader nord-coreano vige ancora il piu' assoluto riserbo: nella mattina di oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha dichiarato di non essere a conoscenza di dettagli sulla presenza di alti funzionari di Pyongyang nella capitale cinese. Neppure da Seul ci sono conferme: l'ufficio presidenziale sud-coreano ha fatto sapere di stare "osservando con attenzione la situazione che sta avvenendo attualmente a Pechino" e definisce "un segnale positivo" quello che appare come un miglioramento delle relazioni tra Cina e Corea del Nord. Nessuna conferma della visita e' arrivata finora neppure dalla Casa Bianca. Qualora venisse confermata la presenza del leader nord-coreano a Pechino, sarebbe per Kim la prima visita all'estero da quando ha assunto la leadership della Corea del Nord, alla fine del 2011, alla morte del padre, Kim Jong-il. Le speculazioni delle ultime ore guardano anche ad altri alti funzionari del regime: secondo alcuni media sud-coreani, a visitare Pechino potrebbe essere la sorella minore di Kim, Kim Yo-jong, accompagnata forse dal capo di Stato nominale del Paese, il novantenne Kim Yong-nam, entrambi presenti alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, in Corea del Sud, il 9 febbraio scorso, che ha sancito il disgelo olimpico tra le due Coree.
Nella capitale cinese, intanto, sono aumentate le misure di sicurezza. Nella mattina di oggi, il traffico sulla via Jianguomen in direzione della centralissima piazza Tian'anmen - dove si trovano i palazzi del potere nei quali vengono spesso ricevuti i leader stranieri - era fortemente rallentato gia' tre chilometri prima dell'arrivo, secondo un sopralluogo compiuto da Agi. In un'occasione, sul versante orientale della capitale, si e' sentito il rumore di un elicottero in perlustrazione, inusuale, sopra il cielo di Pechino. Nessun segnale di particolare attivita', invece, nei pressi dell'ambasciata nord-coreana, a meta' mattina: a poche decine di metri dall'ingresso si trovavano due auto della polizia, ma senza particolare misure di sicurezza attivate, o restrizioni al traffico. Secondo quanto scrive oggi il quotidiano sud-coreano Chosun Ilbo, nei pressi di piazza Tian'anmen sarebbe stato avvistato un convoglio di circa venti auto tra cui quelle dell'ambasciata nord-coreana a Pechino. La visita di Kim o di una delegazione di alto livello proveniente da Pyongyang, se confermata, rimetterebbe la Cina al centro dell'azione diplomatica per la sicurezza della penisola coreana, dopo che gli eventi delle ultime settimane hanno spostato i riflettori su Seul e su Washington. Kim non ha mai incontrato, fino a oggi, il suo omologo cinese, Xi Jinping, al quale ha inviato un messaggio di congratulazioni la settimana scorsa in occasione della sua riconferma alla presidenza. Le visite di piu' alto livello di funzionari di Pechino in Corea del Nord risalgono ad alcuni anni fa: nell'ottobre 2015, a recarsi in Corea del Nord era stato Liu Yunshan, all'epoca numero cinque della gerarchia del potere cinese, mentre nel 2013, era stato in visita a Pyongyang l'allora vice presidente cinese, Li Yuanchao.