Corea, Kim minaccia di far saltare il vertice con Trump

Seoul ha definito "deplorevole" la decisione della Corea del Nord di cancellare i colloqui di alto livello previsti per oggi al villaggio di confine di Panmunjom a causa delle manovre militari aeree congiunte di Seul e Washington. In una dichiarazione, riferisce l'agenzia di stampa Yonhap, il ministero dell'Unificazione ha affermato che la decisione di Pyongyang "non è conforme allo spirito e allo scopo degli accordi raggiunti tra i leader dei due paesi" al summit del 27 aprile. Il governo è rimasto fedele alla Dichiarazione di Pannmunjon raggiunta il vertice intercoreano del mese scorso e ha esortato la Corea del Nord a tornare ai colloqui "il prima possibile", ha aggiunto la dichiarazione.

Ieri la Corea del Nord, tramite l'agenzia di stampa ufficiale Kcna, avrebbe definito le esercitazioni congiunte "una provocazione militare internazionale" che rischia di minare i colloqui diplomatici che dovrebbero culminare con il vertice tra i due leader il prossimo 12 giugno a Singapore. "Gli Stati Uniti dovranno prendere attente decisioni sul destino del pianificato summit Corea del Nord-Usa alla luce di questo provocatorio putiferio congiunto con le autorità sudcoreane", è stato il monito di Pyongyang. Cauto il commento della Casa Bianca. "Siamo consapevoli della notizia diffusa dai media sudcoreani. Gli Stati Uniti verificheranno indipendentemente le affermazioni della Corea del Nord e continueranno a coordinarsi con i loro alleati", ha detto in una nota la portavoce Sarah Sanders.

Washington continua a preparare il vertice. Così ha risposto la portavoce del dipartimento di Stato che è apparsa colta di sorpresa, riporta il sito The Hill, dalla domanda durante il briefing quotidiano con la stampa, riguardo alle minacce nordcoreane di cancellare il summit del 12 giugno a Singapore. La portavoce, Heather Nauret, ha affermato che non vi sono state comunicazioni tra Stati Uniti e Corea del Nord riguardo alle dichiarazioni riportate dall'agenzia sudcoreana Yonhap.