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Coronavirus, la Cina prova a ripartire. Xi in mascherina: "Vinceremo". Video

I lavoratori hanno iniziato gradualmente a tornare oggi negli uffici e nelle fabbriche in Cina, mentre si impenna l'inflazione
Coronavirus: in Cina si torna gradualmente a lavorare
I lavoratori hanno iniziato gradualmente a tornare oggi negli uffici e nelle fabbriche in Cina, mentre il governo ha allentato alcune restrizioni decise per limitare il diffondersi dell'epidemia di coronavirus, che comunque non accenna a diminuire. Sale a 908 il bilancio dei morti in Cina mentre i casi di contagio hanno superato quota 40.000. L'epidemia ha causato enormi interruzioni in Cina. Le citta' solitamente piene di gente sono diventate delle citta' fantasma durante le ultime due settimane, quando il Partito Comunista hanno ordinato blocchi virtuali di intere zone, la chiusura di fabbriche, uffici e scuole e la cancellazione dei voli negli aeroporti. Le autorita' hanno imposto alle aziende di aggiungere 10 giorni extra di chiusura alle vacanze del Capodanno lunare che avrebbero dovuto concludersi alla fine di gennaio. Oggi uffici e fabbriche iniziano lentamente a riaprire i battenti ma molti impianti continuano a restare chiusi e molti colletti bianchi continuano a lavorare da casa. Su una delle linee della metropolitana normalmente piu' trafficate a Pechino, i treni anche stamattina sono in gran parte restati vuoti. I pochi pendolari si dono recati al lavoro nelle ore di punta del traffico mattutino indossando tutti delle maschere Nell'Hubei, la provincia al centro dell'epidemia, il blocco totale resta in vigore e le stazioni ferroviarie e gli aeroporti rimangono chiusi e le strade pattugliate e in gran parte chiuse al traffico. Numerosi restrizioni sulle persone che entrano e escono dai complessi residenziali restano in vigore in molte altre citta' della Cina fabbriche, uffici e scuole di diverse regioni rimarranno chiuse fino alla fine di febbraio. Le scorte alimentari e di petrolio sono in calo in tutto il Paese.
Coronavirus: Xi, "Wuhan eroica", otterremo "piena vittoria"
Il presidente cinese, Xi Jinping, elogia la citta' di Wuhan, che definisce "eroica" e prevede una "piena vittoria" nella lotta contro l'epidemia di coronavirus, originatasi nella citta' della Cina interna. La provincia dello Hubei, dove si trova Wuhan, e la stessa citta', sono "la principale priorita'" nella battaglia contro la diffusione del virus che ha provocato gia' oltre 900 morti e 40mila casi accertati in Cina. "Wuhan e' una citta' eroica e il popolo dello Hubei e di Wuhan sono popoli eroici che non sono mai stati schiacciati da alcuna difficolta' e pericolo nella storia", ha detto Xi, citato dall'agenzia Xinhua, durante una visita a un centro per la prevenzione e il controllo dell'epidemia a Pechino. "Finche' i nostri compagni lavorano insieme, combattono con coraggio per superare le difficolta'", ha concluso Xi, "possiamo certamente ottenere una piena vittoria nella lotta contro l'epidemia".
Cina: inflazione s'impenna al 5,4% gennaio, pesa coronavirus
I prezzi al consumo in Cina s'impennano in rialzo del 5,4% annuale a gennaio dal +4,5% di dicembre. Sul rialzo dell'inflazione pesano i rincari legati al coronavirus e in particolare il boom dei prodotti alimentari che salgono del 20,6% annuale. I prezzi della carne suina sono piu' che raddoppiati e volano a +116%. Sui prezzi c'e' anche l'effetto del Capodanno cinese, avviato il 24 gennaio