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Esteri
Egitto, raid dopo l'attentato a Giza, uccisi 40 "terroristi"

All'indomani dell'attentato contro un autobus di turisti al Cairo, in cui sono morti tre vietnamiti e la loro guida, il governo egiziano di Abdel Fatah al Sisi e' passato al contrattacco: le forze di sicurezza hanno ucciso 40 sospetti terroristi in tre punti diversi del Paese (nella penisola del Sinai, alle porte del Cairo e nella provincia di Giza, ad ovest della capitale egiziana). Non e' chiaro se i raid siano da collegare all'attentato, ma secondo il ministero dell'Interno, almeno 30 dei 'terroristi' uccisi preparavano e pianificavano attacchi contro istituzioni dello Stato, polizia e forze armate, e anche contro obiettivi del settore turistico e luoghi di culto cristiani.

La polizia ha detto di aver trovato armi, munizioni e materiale per fabbricare ordigni esplosivi. Le operazioni sono avvenute in piena notte, poche ore dopo l'attacco a un bus turistico vicino le piramidi di Giza. L'ordigno esplosivo, di fabbricazione artigianale, era stato poggiato accanto a un muro sulla strada di Al Marriotiya nel distretto di Haram, dove ci sono le piramidi, ed e' esploso alle 18:15 ora locale al passaggio bus. L'attacco non e' stato ancora rivendicato e le autorita' non lo hanno attribuito a nessun gruppo terroristico.

E' stato il primo attentato contro turisti stranieri da oltre un anno. Ma l'Egitto da tempo combatte contro la piaga del terrorismo: gli attacchi nel nord del Sinai contro le postazioni governative e i militari sono frequenti, cosi' come gli attentati contro i cristiani copti. Nel mirino anche i turisti che affollano la zona del Mar Rosso: nel luglio 2017, 3 stranieri furono uccisi a coltellate a Hurghada, mentre nel 2015 l'Isis rivendico' l'attentato che fece precipitare l'aereo con a bordo 224 turisti russi, sul Sinai, poco dopo il decollo da Sharm el-Sheik. La fase di incertezza e l'instabilita' politica innescata dalla rivolta popolare del 2011, che mise fine al regime di Hosni Mubarak, e' pesata notevolmente sul settore turistico. Negli ultimi mesi c'e' stata una ripresa (8,2 milioni di visitatori nel 2017, introiti pari all'11 per cento del pil), ma il Paese e' ancora lontano dai 14,7 milioni di turisti del 2010.

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