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Esteri
Emmanuel Macron: figuraccia fantozziana in TV

Quello che colpisce della vicenda che riguarda la figura francamente fantozziana che ha fatto il Presidente della Francia Emmanuel Macron in Tv, non è tanto o solo il clamoroso retromarcia che è stato costretto a compiere dopo la clamorosa protesta dei “gilet gialli”, ma il fatto che poi i giornaloni internazionali e soprattutto italiani hanno vergognosamente taciuto sulla fine di quello che avevano presentato inizialmente come un mito inossidabile del progressismo non solo d’Oltralpe, ma europeo e financo mondiale.

La figuraccia in Tv del giovine e altezzoso franzoso è stata devastante e totale: ha dovuto chiedere scusa al popolo e fare una rapida quando comica marcia indietro su tutto. Abolizione immediata delle nuove tasse e aumento del minimo sugli stipendi, misure che lo porteranno a sforare i parametri europei dopo aver bacchettato ipocritamente l’Italia sullo stesso tema.

L’intellighenzia (?) di sinistra nostrana si tace dopo aver salutato in Macron un “nuovo Renzi” e forse nella profezia ha giocato molto l’ “effetto Fassino” di cu abbiamo parlato qualche giorno fa:

http://www.affaritaliani.it/politica/l-economista-antonio-rinaldi-prende-in-giro-piero-fassino-576718.html

In ogni caso quello che emerge è un fatto di portata mondiale: è la crisi di un modello di società che ha dominato l’Occidente, e quindi l’intero pianeta, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Magari lasciamo ai dotti editoriali di Panebianco e Galli della Loggia scoprire le motivazioni, ma la cifra dei fatti è riconducibile ad una contrapposizione tra élite e popolo e questa non è una semplificazione superficiale o uno slogan come potrebbe sembrare.

La classe egemone, banchieri, alta finanza, industriali, editoria ha cavalcato per decennio un finto progressismo mondialista che di sinistra aveva solo il nome, ma si trattava solo di un comodo espediente per veicolare interessi di parte ai danni del popolo.

Cosa altro sono stati Bill Clinton e Barack Obama se non gli alfieri e i vessilliferi di un mondialismo che ha impoverito in primis gli Usa e poi tutto l’Occidente a favore di pochi furbi che fingevano di aiutare i Paesi del Terzo mondo.

E la crisi economica mondiale del 2008 è nata proprio negli Usa in pieno governo democratico grazie a Bill Clinton che ha allentato il controllo statale sull’economia permettendo alle banche di fare anche affari.

Ieri il Presidente dell’Unione africana Paul Kagame ha detto qualcosa di sconvolgente: “aiutateci a casa nostra”. Ne ho parlato qui:

http://www.affaritaliani.it/esteri/il-presidente-unione-africana-dice-aiutateci-a-casa-nostra-576823.html

E’ una presa di posizione forte e sincera che ribadisce quello che da qualche tempo si dice anche nella nostra politica, con buona pace di gente come Gino e Cecilia Strada, sempre pronti a confondere gli aiuti umanitari con l’ “ideologia antimperialista” e quindi fare politica.

I gilet gialli si saldano con quanto detto dal Presidente Kagame e restituiscono finalmente un quadro veritiero della situazione. Si tratta di cambiamenti epocali del quadro mondiale.

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