Francia, vittoria dei "gilet gialli". Il governo rinuncia ad alcune misure
L'Assemblea nazionale ha convalidato martedì 18 dicembre il congelamento delle tasse sul carburante fino al 2022
Il governo francese intende rinunciare a una parte delle misure annunciate da Edouard Philippe a metà novembre ovvero all'inizio del movimento dei "gilet gialli", visto che alcuni di essi non sono più necessari a causa della cancellazione dell'aumento di tasse sul carburante. Tra le misure in questione ci sono l'estensione del controllo energetico a due milioni di abitazioni aggiuntive, l'aumento della scala chilometrica e il raddoppio del premio di conversione per i grandi rulli.
L'Assemblea nazionale ha convalidato martedì 18 dicembre il congelamento delle tasse sul carburante fino al 2022, che aveva già votato il Senato nel progetto di bilancio per il 2019, in risposta alla crisi dei "gilet gialli". Ciò equivale a sopprimere l'aumento nel 2019 di 3 centesimi di benzina e 6 centesimi di gasolio, e in totale, entro il 2022, 10 centesimi di benzina e 19 centesimi di gasolio.
Il congelamento di queste tasse non giustifica più, agli occhi dell'esecutivo francese, molte delle misure annunciate a metà novembre per soddisfare le richieste dei "gilet gialli". Nel bilancio 2019 in corso di adozione nell'Assemblea nazionale, l'esecutivo è pronto a rinunciare all'estensione del controllo dell'energia due milioni di case.
Altre misure abbandonate sono l'aumento della scala chilometrica e il raddoppio del premio di conversione per i big-roll con un risparmio complessivo di 130 milioni di euro.
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