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Esteri
Germania, la CDU appoggia Armin Laschet. Ma i Verdi sognano la cancelleria

I vertici del partito di Angela Merkel, la Cdu, appoggiano Armin Laschet come candidato alla cancelleria in vista delle elezioni federali del prossimo 26 settembre. Dopo oltre sei ore di dibattito, il 77,5% dei membri del board ha votato a favore di Laschet mentre il contendente leader del partito gemello bavarese Csu, Markus Soeder, ha ottenuto il 22,5% dei consensi. Soeder aveva già fatto sapere che avrebbe accettato la decisione della Cdu.

Soeder, 54 anni, presidente della Csu e governatore della Baviera, risulta più popolare di Laschet nei sondaggi, ma è pronto a farsi da parte "senza risentimento". L'ex giornalista televisivo Laschet, 60 anni, centrista, al governo del Nordreno-Vestfalia, è il candidato in continuità con Angela Merkel. A cinque mesi dall'addio e penalizzata nei sondaggi per la gestione del coronavirus, la cancelliera non si è mai formalmente schierata con Laschet. Parlando in video conferenza, il premier regionale dell'Assia Volker Bouffier, che appoggia Laschet, ha avvertito che la decisione "potrebbe non essere accettata dalla base".

Alla faida in campo conservatore si contrappone la decisione netta del partito dei Verdi che ha schierato Annalena Baerbock come candidata alla cancelleria. Laschet, facendole i complimenti per la nomina, ha promesso "una campagna elettorale equa" e ha esortato i partiti ad essere "rispettosi". 

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La giovane ecologista dovrà affrontare una sfida molto ambiziosa: “Sì, non sono stata cancelliera e neppure ministra. Io scendo in campo per il cambiamento. Per lo status quo si battono altri. Io credo che questo Paese abbia bisogno di un nuovo inizio”, ha detto nel suo discorso dopo l’ufficialità della candidatura, e ha sottolineato che la protezione del clima è il “fondamento del futuro”.

I sondaggi danno i Verdi come secondo partito tedesco con il 20% dei voti, subito dietro a Cdu/Csu: i consensi sarebbero quindi più che raddoppiati rispetto all’8,9% ottenuto alle consultazione del 2017. “È un giorno speciale nella storia dei Verdi e della nostra storia”, ha dichiarato il leader dei Verdi Robert Habeck, dicendosi orgoglioso di avere “costruito un nuovo stile di conduzione del partito. Pensiamo che abbia fatto bene al partito. Ho sempre voluto che il potere fosse vissuto così. Ho sempre voluto che il potere fosse vissuto così". Rispetto alla candidatura al ruolo di Premier ha ammesso: "Entrambi volevamo farlo, ma solo uno poteva”.

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