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Esteri
Guerra, bombardamenti nel Sud del Libano. Ucciso un giornalista della Reuters
Guerra Israele Plaestina

Mo: cameraman Reuters ucciso tra Israele e Libano, ferite 2 giornaliste al-Jazeera

E' un cameraman della Reuters a essere stato ucciso al confine tra Israele e Libano, mentre due giornaliste di al-Jazeera sono rimaste ferite. A perdere la vita è stato Issam Abdullah, che si trovava nel sud del Libano. Al-Jazeera conferma il ferimento delle sue giornaliste Carmen Jokhdar ed Ellie Brakhaya. Una di loro, in un video che circola online, appare a terra e dopo l'attacco urla di non sentirsi più le gambe. L'attacco è avvenuto nella zona di Alma ash-Shaab.

Un drone israeliano ha colpito ''obiettivi terroristici appartenenti a l'organizzazione di Hezbollah in Libano''. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf). L'attacco ha fatto seguito agli scontri al confine settentrionale, dopo che Hezbollah ha aperto il fuoco contro diverse postazioni dell'esercito.

Mo: Israele, cessato allarme incursioni miliziani a Hanita

E' stato revocato l'allarme per i residenti di Hanita, nel nord di Israele, dove si temevano incursioni da parte di miliziani armati. Le forze di difesa israeliane, che avevano esortato gli abitanti della zona a barricarsi al chiuso, hanno ora escluso l'incursione. Lo riporta il Guardian.

Hamas blocca strade per impedire la fuga degli abitanti'

''Hamas sta erigendo posti di blocco e barriere per impedire agli abitanti di lasciare Gaza City'': lo ha affermato il portavoce militare di Israele Danie Hagari in una conferenza stampa. ''Hamas e' peggio dell'Isis, - ha aggiunto. - Ora ha gettato la maschera''. Richiesto se nel contesto della evacuazione forzata degli abitanti di Gaza Israele si asterra' comunque dal colpire gli ospedali, Hagari ha risposto: ''Faremo del nostro meglio per non colpire localita' sensibili. Ma in passato Hamas ha sfruttato ospedali, scuole e moschee come scudi per difendere le sue infrastrutture militari''. 

Il ministro degli Esteri Tajani arrivato a Tel Aviv

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani è atterrato a Tel Aviv. "Arrivato in #Israel", ha scritto su X. 

Tajani, 'i terroristi di Hamas non diversi dai nazisti'

Non bisogna confondere "Hamas con i palestinesi. La Palestina è una cosa diversa. Il popolo palestinese è una vittima di Hamas". Lo dice in un'intervista a La Stampa il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il pericolo maggiore, più imminente, "è quello di un allargamento del conflitto in Libano", ma guardando più in là, nel lungo periodo, "si deve soprattutto evitare una frattura tra l'Occidente e il mondo arabo" aggiunge. Questa divisione, "è esattamente quel che vuole Hamas - spiega -. Vuole proseguire questa guerra per tagliare i ponti che si stavano costruendo tra il mondo arabo moderato e Israele. Noi dobbiamo lavorare nella direzione opposta". Bisogna "isolare i terroristi. Dobbiamo far capire che c'è un popolo arabo diverso, che non ha niente a che fare con loro". Si deve lavorare per la pace e sulla "soluzione dei 'due popoli, due Stati'". Bisogna bloccare i soldi che vanno ad Hamas e "anche i fondi che indirettamente finiscono nelle tasche dei terroristi e di quelle associazioni che finanziano iniziative antisemite". Un'alleanza contro il terrorismo "può e deve esserci, ma deve vedere coinvolti anche i Paesi arabi". Tajani ha parlato "con il ministro algerino e continuiamo ad avere buoni rapporti" e "conto molto, in questo senso, sul lavoro diplomatico che possono fare Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Marocco, Emirati Arabi, Turchia, Qatar". Sui tre italiani dispersi "da quel che sappiamo potrebbero essere ostaggio di Hamas. Ancora non abbiamo loro notizie. Siamo in contatto con le famiglie e tra poche ore sarò in Israele anche per questo". Il ministro non crede "che Israele voglia un'escalation. Noi però dobbiamo difendere il diritto di Israele ad esistere". I terroristi di Hamas "non sono diversi dai nazisti. Sono dei vigliacchi. Un militare non decapiterebbe un bambino di due mesi. E poi continuano a piovere razzi da Gaza. Hamas deve smettere di lanciare missili contro Israele, altrimenti - sottolinea - è ovvio che ci sia una reazione". 

Diplomatico di Israele accoltellato in Cina (media)

Un dipendente dell'ambasciata israeliana a Pechino e' stato aggredito, si sospetta un attacco terroristico. Lo scrive il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. L'uomo e' stato ricoverato in ospedale e le sue condizioni, aggiunge la stampa israeliana, sono stabili. Il ministero degli Esteri israeliano sta ancora raccogliendo dettagli.

M.O.: Hamas, anche stranieri tra i 13 ostaggi uccisi

Hamas sostiene che, nelle ultime 24 ore, 13 dei suoi ostaggi sono morti a causa degli attacchi israeliani e aggiunge che alcuni di essi avevano la cittadinanza straniera. Secondo la rivendicazione dell'organizzazione, alcuni sono stati uccisi in due localita' nella parte settentrionale della Striscia, mentre altri sono stati uccisi a Gaza City e in altre aree.

Iran, false le notizie sul blocco dei fondi scongelati

L'Iran ha negato che gli Usa e il Qatar abbiano trovato un accordo affinché la Repubblica islamica non abbia accesso ai 6 miliardi i dollari recentemente sbloccati nell'ambito dell'intesa per il rilascio di cinque prigionieri americani. "La notizia è priva di veridicità", ha affermato la missione dell'Iran presso l'Onu, come riporta Irna, in riferimento a un articolo del Washington Post, secondo cui la decisione di non consentire l'accesso è arrivata dopo l'attacco di Hamas in Israele. Il governo Usa è consapevole di non potersi sottrarre all'accordo, fa sapere la missione di Teheran all'Onu. 

Il segretario della Difesa Usa arrivato in Israele

Il segretario della Difesa americano, Lloyd Austin, è giunto oggi in Israele in segno di solidarietà al Paese dopo il devastante attacco di Hamas che ha provocato migliaia di morti. Austin incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant, oltre ad alti funzionari del govero. Si tratta della sua terza visita in Israele come capo del Pentagono, che segue quella del segretario di Stato Antony Blinken.

Cominciato esodo da Gaza City, Hamas invita a "restare" 

E' cominciato l'esodo della popolazione palestinese da Gaza City dopo l'ordine di evacuazione emanato dalle autorita' israeliane, ma Hamas ha invitato la gente a rimanere ferma e a ignorare gli ordini. L'organizzazione di Hamas che sovrintendede alle questioni dei rifugiati ha detto che gli abitanti del settore settentrionale dell'enclave dovrebbero rimanere "fermi" nelle loro case e non mettersi in moto ma resistere "a questa disgustosa guerra psicologica condotta dall'occupazione". Lo riferisce l'agenzia Ap. Israele ha ordinato l'evacuazione del nord di Gaza, compresa Gaza City, che ospita centinaia di migliaia di persone. Secondo l'Onu, oltre 400mila palestinesi si sono gia' messi in moto e hanno abbandonato le loro case in cerca di rifugio altrove.

Israele, nella notte colpiti 750 obiettivi militari Hamas

Le forze israeliane hanno colpito la notte scorsa "750 obiettivi militari, tra cui tunnel sotterranei del terrore di Hamas, compound e postazioni militari, residenze di alti esponenti del terrorismo utilizzate come centri di comando militare, magazzini di stoccaggio delle armi, sale di comunicazione e hanno preso di mira alti esponenti del terrorismo". Lo ha reso noto questa mattina l'Aeronautica militare israeliana su X. 

Hamas vuole 'giornata della rabbia", Israele "cautela" 

Hamas ha chiesto una 'giornata della rabbia", la mobilitazione del mondo arabo a sostegno dei palestinesi: chiede che si renda visibile la solidarieta' con il gruppo terroristico e per fermare "i piani israeliani per giudaizzare Gerusalemme e Al-Aqsa". Khaled Meshaal, che e' stato ai vertici del Politburo dell'organizzazione terroristica e che vive in Qatar, ha chiesto agli arabi di tutto il mondo di scendere nelle strade per protestare per la morte dei civili uccisi a Gaza. E' allarme dunque in Israele. Il ministero degli Esteri e il Consiglio di Sicurezza Nazionale hanno esortato tutti gli israeliani, anche quelli che si trovano all'estero, a prestare particolare attenzione: ci saranno probabilmente proteste in vari Paesi, che potrebbero diventare violente, israeliani ed ebrei potrebbero esseri presi di mira, avverte il governo Netanyahu. Agli israeliani all'estero e' stato consigliato di "fare attenzione, stare lontano da proteste e manifestazioni e, se possibile, ricevere aggiornamenti dalle forze di sicurezza locali su possibili proteste e episodi di disordini". Si temono tensioni anche nella Citta' Vecchia, a Gerusalemme, visto che Hamas ha chiesto agli arabi israeliani di riunirsi nel complesso di Al-Aqsa, in cima al Monte del Tempio, per impedire agli ebrei di "profanarlo".

Guerra, Israele Hamas: fuga dei palestinesi. "Potrete tornare solo dopo il nostro annuncio". Il rischio che non ci sia più nulla

La guerra tra Israele e Hamas è già ad un drammatico punto di svolta. Da Tel Aviv è partito l'ultimatum: "Avete 24 ore per fuggire da Gaza", un messaggio chiaro quello di Netanyhau, raderà al suolo l'intera striscia. L'Onu è stato informato che Israele ha ordinato a 1,1 milioni di palestinesi di trasferirsi nel Sud dell'enclave entro 24 ore: l'avvertimento potrebbe preludere a un'offensiva terrestre mentre Israele entra nel sesto giorno di guerra dopo la vasta offensiva di terrore sferrata da Hamas il 7 ottobre. "Ora è tempo per la guerra", ha avvertito il ministro della Difesa, Yoav Gallant, mentre nella notte sono proseguiti i bombardamenti nella Striscia. Israele ha avvertito che opererà "in modo significativo" nella zona di Gaza City nei prossimi giorni e per questo i civili potranno tornare solo dopo che sarà fatto un nuovo annuncio.

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Hamas ha minimizzato l'ultimatum di Israele liquidandolo come "falsa propaganda" a cui i palestinesi non devono abboccare. Ma un portavoce del Palazzo di Vetro che ha chiesto una revoca dell'ultimatum per motivi umanitari: "Le Nazioni Unite si appellano con forza perché un simile ordine, se confermato, sia ritirato per evitare di trasformare quella che è già una tragedia in una situazione di calamità", ha affermato il portavoce del segretario generale, Stephane Dujarric. I bombardamenti su Gaza sono proseguiti anche nella notte mentre il bilancio aggiornato è di oltre 1.200 morti tra gli israeliani e più di 1.500 tra i palestinesi, di cui 36 tra Cisgiordania e Gerusalemme est.

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