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Esteri
Huawei: "Usa ostili, ricerca in Canada". Consiglio Ue: "Attenuare rischi 5G"

Huawei: fondatore, Usa ostili sposteremo ricerca in Canada

Ren Zhengfei, fondatore del gigante tecnologico cinese Huawei ha annunciato che "spostera' il centro di ricerca e sviluppo fuori dagli Stati Uniti per ricollocarlo in Canada". In un'intervista al quotidiano canadese Globe and Mail, Ren ha anche riferito che l'azienda sta considerando di costruire nuove fabbriche in Europa per produrre cio' che serve al 5G. "Il costo sara' un pochino piu' alto ma saremo in grado di guadagnare maggiore fiducia dall'Europa", ha spiegato. Il gigante delle telecomunicazioni cinese e' nel mirino delle autorita' americane, che impongono sanzioni economiche e fanno pressioni sugli alleati perche' mettano al bando la rete 5G. Inoltre, nel dicembre 2018, e' stata fermata in Canada la figlia del fondatore, Meng Wanzhou, sospettata di violazione delle sanzioni all'Iran dagli Usa che ne vogliono ottenere l'estradizione.

5G: Consiglio Ue, attenuare rischi sicurezza; Huawei nel mirino

Attenuare i rischi per la sicurezza delle reti 5G, tenendo conto del quadro legale e politico a cui i fornitori possono essere soggetti in paesi terzi: e' questo in sostanza il contenuto delle conclusioni adottate oggi dal Consiglio dell'Unione Europea, l'istituzione che riunisce i governi degli Stati membri. Il documento, pur senza nominarlo esplicitamente, sembra prendere di mira il gigante Huawei e altri fornitori cinesi di tecnologia 5G. Il Consiglio dell'Ue enfatizza "l'importanza di salvaguardare la sicurezza e la resilienza delle reti e dei servizi di comunicazione elettronica, in particolare per quel che riguarda il 5G, seguendo un approccio basato sul rischio". Dati i profondi cambiamenti che portera' il 5G e i timori per l'integrita' delle reti e la confidenzialita' e la privacy dei dati, l'Ue e gli Stati membri sono chiamati a "prestare particolare attenzione per promuovere la cybersicurezza di queste reti e di tutti i servizi che dipendono dalle comunicazioni elettroniche". Il Consiglio dell'Ue invita a "particolare attenzione ai profili di rischio di fornitori individuali" e a tenere conto dei "fattori non-tecnici come il quadro legale e politico a cui i fornitori potrebbero essere soggetti in paesi terzi". Diversi Stati membri hanno sollevato dubbi su Huawei per il rischio che il gigante cinese possa condividere informazioni sensibili con le autorita' di Pechino. Recentemente la Cina ha introdotto una legge sulla sicurezza che impone alle organizzazioni, alle imprese e ai cittadini di "sostenere, cooperare e collaborare nel lavoro di intelligence". Gli Stati membri sono invitati dal Consiglio Ue a "considerare la necessita' di diversificare i fornitori per evitare o limitare la creazione di una dipendenza" rispetto a un unico fornitore.

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