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Esteri
In Venezuela si alza il rischio di guerra civile e violenza del regime

Alcuni segnali, preoccupanti, indicano che nel braccio di ferro, per il momento ancora quasi sotto controllo per quanto riguarda la violenza, tra il dittatore del Venezuela Nicolas Maduro e il presidente ad interim Juan Guaidò si sta muovendo qualcosa. Un qualcosa che va in una direzione rischiosa, assolutamente contraria a quanto a più riprese annunciato da Guaidò ‘per un cambiamento pacifico’.

 

In primis le minacce di Maduro a Guaidò e al ristretto cerchio dei suoi uomini, tra cui Leopoldo Lopez, importante membro del Partito di Volontà Popolare e persino all’Ambasciatore spagnolo in Venezuela.

In Venezuela cresce la tensione.

E secondo l’arrivo di due aerei russi nell’aereoporto di Caracas con oltre 100 militari,funzionari e materiale. E il comunicato ufficiale dell’Agenzia russa Sputnik che sostiene che’ non vi è nulla di misterioso in questo arrivo ma solo accordi militari tra i due paesi’ non tranquillizza nessuno.

Curioso il fatto che queste forze russe siano arrivate subito dopo le richieste di Maduro per rafforzare la sua sicurezza dato che ha confermato’ di un piano, che sarebbe stato organizzato dallo stesso Guaidò, per ammazzarlo’.

 

E nella stessa dichiarazione Maduro ha minacciato nuove richieste di detenzione ‘ Nei prossimi giorni sicuramente andremo a catturare nuovi terroristi, si chiamino come si chiamino’. ‘Lottiamo contro il terrorismo e l’odio’ ha concluso minaccioso il dittatore venezuelano.

In Venezuela cresce la tensione. Saltano fuori prove di un colpo di Stato 

E come da copione sono uscite le ‘prove’ presentate dal Ministro della Comunicazioni, Jorge Rodriguez ,contro uno dei cospiratori, Roberto Marrero, uno degli uomini di Guaidò, da qualche giorno agli arresti domiciliari.

 

Secondo il Ministro  di Maduro sarebbe in atto un piano orchestrato da un imprecisato gruppo centroamericano finanziato dalla Colombia che avrebbe come obiettivo di prendere il Palazzo del Governo.

 

Dietro a tutto questo ci sarebbero, secondo Rodriguez, gli uomini del Partito di Volontà Popolare, chiamati dal Ministro, lo Stato Maggiore del Terrorismo’.

 

E’ facile immaginare che a breve il regime di Maduro, stretto alle corde, potrebbe fare il più grave e suo ultimo errore, quello cioè di incarcerare Juan Guaidò.

 

Il che porterebbe non solo ad una reazione popolare smisurata, una vera e propria guerra civile, ma pure una reazione forte da parte dei 50 paesi schierati per Guaido’, con in testa gli Stati Uniti d’America.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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