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Esteri
Insediamento Trump: da Katy Perry a Beyoncé, i vip contro il presidente

Doccia fredda per il nuovo presidente degli Stati Uniti. Lo staff di Donald Trump ha dovuto faticare non poco per trovare qualcuno che cantasse l'inno americano alla sua cerimonia di insediamento. Per settimane la sua squadra del magnate ha cercato in tutti i modi di convincere le celebrità a cantare di fronte alle telecamere di tutto il mondo: ma Celine Dion, Justin Timberlake, Katy Perry, Moby Elton John, Andrea Bocelli e Kanye West hanno risposto picche. E quindi Trump si deve "accontentare" della sedicenne Jackie Evancho, 16, ex star di un talent show Usa, Nesssun big come fu invece per Barack Obama per il quale a interpretare l'inno nazionale fu Aretha Franklin nel 2009 e Beyonce nel 2013.

In occasione dell'inaugurazione del nuovo presidente degli Stati Uniti, marce di protesta sono state organizzate in tutto il mondo. Beyoncé si è addirittura mobilitata su Facebook invitando i suoi fan a partecipare alle manifestazioni di protesta.

"Marcia delle donne" a Washington. Beyoncé, che è stata una importante sostenitrice di Hillary Clinton, continua la sua crociata contro Donald Trump. E la marca nella capitale federale è una protesta diretta personalmente contro il neo-presidente. Le sue scappatelle e le sue affermazioni contro le donne hanno spinto più di 200.000 persone a prepararsi per la protesta di piazza il 21 gennaio, giorno dopo l'insediamento ufficiale. Beyoncé ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione sulla sua pagina Facebook: "Insieme alziamo le nostre le nostre voci come madri, artisti e attivisti. Come cittadini del mondo che possiamo fare sentire la nostra voce ed educare gli altri verso cambiamenti positivi ", ha annunciato l'artista. Un modo per chiamare la gente a partecipare alla "Marcia delle donne", non solo a Washington ma in tutto il mondo.

La sua partecipazione di Beyoncé sembra motivare i suoi fan a partecipare. Le persone che seguono il social network l'hanno in massa ringraziata per il suo impegno. Beyoncé è uno di quegli artisti il cui impegno politico è aumentato fino a dieci volte a causa della "minaccia" Trump. Va ricordato che Beyoncé  ha cantato nel corso delle manifestazioni per l'ultima campagna di Hillary Clinton e ha fornito un sostegno incondizionato a Obama durante tutto il tempo trascorso alla Casa Bianca.

Tutti i cittadini americani (e non solo) sono invitati a partecipare alla marcia "almeno fino a quando si continuerà a credere nei diritti delle donne e degli uomini" si legge sul sito web degli organizzatori. Ma la "resistenza" contro il neo-presidente Usa è stata organizzata anche altrove: a Londra, a Parigi, a Tokyo, e in più di 600 città in tutto il mondo.

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