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Esteri
Guerra, missile su cargo greco nel Mar Rosso. L'Iran bombarda Siria-Iraq
Combattenti Houthi 

Guerra in Medio Oriente, cargo greco colpito da un missile al largo dello Yemen

Una nave mercantile di proprietà greca è stata colpita da un missile al largo dello Yemen. Lo ha riferito la società britannica di sicurezza marittima Ambrey. "Un cargo battente bandiera maltese e di proprietà greca è stato preso di mira e colpito da un missile mentre transitava nel Mar Rosso meridionale in direzione nord", ha precisato Ambrey.

Nel frattempo le forze armate statunitensi e britanniche hanno lanciato nuovi attacchi aerei contro basi Houthi nella provincia yemenita di al-Bayda. È quanto riferisce una fonte locale all'agenzia Ria Novosti. "Gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno effettuato oggi degli attacchi su caserme nella provincia di al-Bayda, a sud-est di Sanaa, la capitale dello Yemen", ha fatto sapere la fonte. "Gli aerei statunitensi e britannici hanno bombardato le strutture del gruppo Houthi nel campo militare del distretto di Mukayras, sul territorio della fortezza di al-Taffa, e le strutture nel distretto di al-Sawmaa".

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Il colosso petrolifero britannico Shell ha sospeso tutte le spedizioni attraverso il Mar Rosso a tempo indeterminato dopo gli attacchi di Stati Uniti e Regno Unito contro i ribelli Houthi dello Yemen che hanno innescato timori di un'ulteriore escalation. Lo riferisce il Wsj, citando fonti informate della decisione. 

Crosetto: "L'Italia accoglierà 100 bimbi palestinesi per le cure"

"L'Italia accoglierà circa cento bambini palestinesi affetti da gravi complicazioni che, accompagnati dalle loro famiglie, riceveranno assistenza sanitaria presso alcune strutture ospedaliere sul territorio nazionale". Lo ha annunciato in una nota il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Gli Usa hanno condannato gli attacchi: "Irresponsabili"

Continua a crescere la tensione in Medio OrienteMissili balistici dall'Iran contro il Kurdistan iracheno per colpire il "quartier generale del Mossad" a Erbil, che è stato "distrutto". In una nota, i Guardiani della rivoluzione iraniani hanno rivendicato l'azione, sostenendo di aver attaccato anche le basi dell'Isis nel nord della Siria, considerato responsabile dell'attentato a Kerman del 3 gennaio scorso, costato la vita a oltre 90 persone. A Erbil, secondo quanto riferito dal governo del Kurdistan iracheno, che ha denunciato il "crimine", sono rimasti uccisi nel raid almeno quattro civili e sei sono rimasti feriti.

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"Missili balistici sono stati usati per distruggere i centri di spionaggio e di raduno dei gruppi terroristici anti-iraniani nella regione", hanno dichiarato i Pasdaran in un comunicato, citando il Mossad, i servizi esterni israeliani e descrivendo l'attacco come "una risposta ai recenti atti malvagi del regime sionista nel martirizzare i comandanti dell'Igrc e della resistenza".

Il riferimento sembra essere all'assassinio in Siria a Natale del generale iraniano Razi Mousavi, e poi alle uccisioni in Libano del numero due di Hamas Saleh al-Arouri e del comandante di Hezbollah Wissam al-Tawil. "Assicuriamo alla nostra nazione che le operazioni offensive dei Guardiani continueranno fino a vendicare le ultime gocce di sangue dei martiri", è la minaccia contenuta nella nota.

Erbil, missili caduti vicino al consolato americano

Poco dopo la mezzanotte sono state udite varie forti esplosioni a Erbil e testimoni citati dall'agenzia Dpa parlano di missili caduti vicino al consolato americano in costruzione nella città. Nell'ultima escalation delle ostilità che rischia ulteriormente di degenerare in un conflitto regionale più ampio, i Pasdaran affermano di aver colpito a Erbil diversi obiettivi con "siti di gruppi dell'opposizione iraniana" nel mirino. Secondo un giornalista della Cnn, è stata distrutta una villa di un noto imprenditore curdo e ci sono notizie di vittime anche se non è chiaro se l'edificio fosse un obiettivo. Su X l'organizzazione curda per i diritti umani Hengaw ha riferito di un attacco missilistico da una base dei Pasdaran nell'Iran occidentale.

Per il Consiglio di Sicurezza della regione del Kurdistan si tratta di una "palese violazione che compromette la sovranità della regione del Kurdistan e dell'Iraq" e l'accusa all'Iran è di usare pretesti infondati per attaccare Erbil. I Guardiani della Rivoluzione affermano anche di aver lanciato missili balistici contro basi di "gruppi terroristici anti-Iran nei territori occupati della Siria" sostenendo che obiettivi sono stati colpiti in relazione alla strage di Kerman rivendicata dall'Isis. Secondo i Pasdaran sono stati "individuati ed eliminati diversi comandanti ed elementi chiave del terrorismo, soprattutto di Daesh".

Secondo un funzionario Usa citato dalla Cnn, si è trattato di "una serie di attacchi sconsiderati e imprecisi". "Abbiamo visto le notizie, monitorato i missili, caduti nel nord dell'Iraq e nel nord della Siria - ha detto - Non sono stati presi di mira né il personale Usa né struttura degli Usa". Dal Dipartimento di Stato hanno confermato alla Cnn che non ci sono feriti tra il personale americano e neanche danni "al consolato americano a Erbil e al nuovo compound del consolato in costruzione".

 

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