Iran, la tv pubblica ammette l'uccisione dei rivoltosi
La tv statale iraniana ha riconosciuto che le forze di sicurezza hanno sparato contro i manifestanti
Iran: proteste, tv pubblica ammette uccisione "rivoltosi"
La tv statale iraniana ha riconosciuto che le forze di sicurezza hanno sparato contro i manifestanti, scesi in piazza contro per il rincaro del carburante, uccidendo quelli che hanno definito "rivoltosi". L'ammissione, riporta Associated Press, e' contenuta in un servizio televisivo che critica i canali internazionali in farsi per come hanno coperto le manifestazioni, esplose lo scorso 15 novembre in diverse citta'. Secondo stime di Amnesty, bollate come "bugie" da Teheran, i morti nella repressione sono stati "almeno 208".
L'Iran, finora, diffuso un bilancio ufficiale. La tv di Stato divide le uccisioni in diverse categorie: quelle dei "rivoltosi che hanno attaccato, armati, obiettivi sensibili o militari, o di coloro che hanno fatto ostaggi in alcune zone"; altri, invece, erano "passanti, forze di sicurezza e manifestanti pacifici" che non avevano colpe. Nel reportage si cita Mashar, nella provincia sud-occidentale del Khuzestan (che gli attivisti per i diritti umani ritengono la zona piu' colpita dalla repressione), ma anche Shiraz, Sirjan e Teheran, con la zona periferica di Shahriar.
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